ARRIVA FALCO 193, IL PRIMO AUTOVELOX CHE STANA LE AUTO SENZA TAGLIANDO ASSICURATI
È arrivato sulle strade italiane il primo autovelox per le assicurazioni auto, un autovelox di nuova generazione che ha un funzionamento davvero molto semplice ed efficace e che ci offre l’opportunità finalmente di rendere le strade più sicure eliminando dalla circolazione tutte quelle automobili che sono prive di tagliando assicurativo
Il suo nome? Falco 193, dal numero dell’articolo del Codice della Strada italiano che afferma che tutte le auto in circolazione devono necessariamente essere coperte da un’adeguata polizza. Ma perché un autovelox di questa tipologia risulta necessario? La risposta a queta domanda è davvero molto semplice, perché ad oggi si contano oltre 4 milioni di auto che circolano senza la copertura assicurativa. Questa tendenza sempre più diffusa non solo è contro la legge, ma è anche deleteria per tutti. Contribuisce infatti a rendere le strade italiane ancora più pericolose e non permette a coloro che subiscono un incidente di ricevere il giusto risarcimento.
Falco 193 lavora con il supporto di due pattuglie della polizia stradale, una che controlla le targhe attraverso il database e l’altra che riceve i risultati su un tablet e interviene nel caso il sistema segnali la mancanza dell’assicurazione auto.
Un funzionamento semplice che riesce a stanare anche coloro che sono in possesso di un tagliando assicurativo fasullo. Falco 193 lavora ovviamente basandosi sul database dei veicoli assicurati presenti sul sito internet dell’Ania, l’Associazione cioè Internazionale delle Imprese Assicurative.
Se pensate che questa idea sia venuta in mente ad esperti del settore vi sbagliate, l’idea infatti è di tre giovani ragazzi di un paese della provincia di Lodi, Casalpusterlengo. I giovani lo hanno ideato e progettato e poi hanno proposto questo loro innovativo progetto al sindaco del loro paese, idea che è stata subito realizzata e fatta scendere in gioco. Vista la semplicità del sistema e l’efficienza di questo autovelox siamo certi che a breve troverà spazio anche sulle strade di altri comuni italiani.
FONTE
venafrano.org