SAVA. Palazzetto dello sport … oh caro!
Una imponente struttura sportiva, invidiata dai paesi limitrofi, al degrado
Avere un imponente Palazzetto dello sport non è da tutti. Specie nella provincia jonica. E quindi, per il nostro paese, potrebbe essere benissimo un pregio, una vanità di cui dovere essere fieri. Ma non è così. Ed è un vero peccato. E’ dal 1996 che è tornato attivo al servizio delle società sportive savesi e non e, a distanza di tanti anni, questo immenso plesso sportivo non prende ancora una piega. Quella giusta, però. Spesso bersaglio di vandali, nella sua esposizione questo plesso si presenta trascuratissimo.
Cavallo di battaglia di campagne elettorali, di promesse fatte e, normalmente, non mantenute. Avere un parco pubblico così trascurato, oltre ai costi di manutenzione, vuol dire solo una cosa: non avere il rispetto del bene pubblico.
Quel bene pubblico che è di tutti e soprattutto di tantissimi giovani e giovanissimi che trovano nello sport una crescita, oltre che fisica, anche collettiva. Ed oggi è allagato il Palasport a distanza delle torrenziali piogge dei giorni passati. L’acqua è stagnata, nessuno che si prende cura di pulire e si aspetta qualche tramontana che permetta all’acqua di evaporare.
Pur in queste condizioni le piccole società di volley proseguono il loro programma, ovvero gli allenamenti dei piccoli savesi. E’ un vero peccato vedere un degrado che si poteva benissimo evitare se solo si fosse avuta l’accortezza, e la volontà su tutto, di saper gestire questo patrimonio. Oggi amministra il paese una coalizione che di questo tema, parco pubblico, aveva fatto uno dei motivi principali del suo slogan elettorale.
Su tutto il suo referente amministrativo che, nei diversi appuntamenti elettorali con i savesi, armato di proiettore video metteva in risalto questo degrado e si professava capace di essere migliore degli altri. Ad oggi, stiamo peggio di prima. Grazie anche a lui …
Giovanni Caforio