COMUNICATO EMERGENZA AMBIENTALE CHIUSURA DISCARICA CONTRADA “LA CHIANCA” UBICATA NEL COMUNE DI MANDURIA
UNIONE DEI COMUNI TERRE DEL MARE E DEL SOLE (Fascia orientale della provincia di Taranto): Maruggio, Torricella, Fragagnano, Pulsano, Leporano, Lizzano e Avetrana chiedono l’intervento diretto della Regione Puglia
Al Sig. Presidente della Giunta Regionale della Puglia On.le Nichi Vendola, All’Assessore Regionale all’Ambiente della Regione Puglia Dr.Lorenzo Nicastro, Al Presidente della Commissione Ambiente Regione Puglia Dr. Donato Pentassuglia
I sottoscritti Sindaci dell’Unione dei Comuni “Terre del mare e del sole” Dr.Alberto CHIMIENTI – Sindaco Comune di Maruggio; Avv. Mario De Marco – Sindaco Comune di Avetrana; Avv. Emidio De Pascale – Sindaco Comune di Torricella; Avv. Dario Macripò – Sindaco Comune di Lizzano; Sig. Lino Andrisano -. Sindaco Comune di Fragagnano; Avv. Giuseppe Ecclesia – Sindaco Comune di Pulsano; Sig. Vito Di Taranto – Sindaco Comune di Leporano;
PRERMESSO CHE, a seguito dell’emergenza ambientale venutasi a creare a seguito dell’esaurimento dell’impianto di discarica rifiuti solidi urbani a servizio del bacino ex TA/3 in contrada “La Chianca” di Manduria, comunicato e accertato dal concessionario società Manduriambiente S.p.a., i comuni dell’ex ATO TA/3 devono fronteggiare la problematica del reperimento di un sito autorizzato e idoneo a ricevere i predetti rifiuti urbani;
Che il concessionario della discarica, Società Manduriambiente S.p.A., comunicava che già in data 30 ottobre 2013 avrebbe chiuso i propri cancelli, e di fatto bloccato il conferimento dei rifiuti, per esaurimento delle capacità volumetriche atte a ricevere gli stessi;
Che nel frattempo, a seguito di presentazione di progetto di adeguamento della discarica da parte dello stesso concessionario società Manduriambiente S.p.A., lo stesso, otteneva, a seguito di presentazione all’Amministrazione Provinciale competente, la compatibilità di VIA (valutazione di impatto ambientale), ai sensi della legge regionale 11/2001 e del D.Lgs 152/2006, giusta determinazione dirigenziale n. 60 dell’11 giugno 2012.
Lo stesso progetto otteneva l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ai sensi dell’art. 29-quater del D.Lgs 152/2006, giusta determinazione del dirigente dell’Ufficio Inquinamento e Grandi Impianti del Servizio Rischio Industriale della Regione Puglia n. 59 del 18 ottobre 2013, pubblicata sul BURP n. 146 del 7 novembre 2013.
Che, pertanto, l’impianto di Manduria in località “LA CHIANCA” è munito di tutte le autorizzazioni igienico-ambientali ed amministrative necessarie per continuare ad operare il servizio di conferimento dei rifiuti, significando che la gestione dello stesso dovrà essere oggetto di nuova procedura ad evidenza pubblica espletata dall’organo competente per legge;
Nella serata del 31 ottobre 2013 l’assemblea OGA, riunitasi nella sala consiliare del comune di Manduria, deliberava di far continuare a conferire i rifiuti dei comuni appartenenti alla ex ATO TA/3, per un periodo di giorni 15, fino ad una convocazione presso la Prefettura di Taranto, con la Regione Puglia e la Provincia di Taranto, per stabilire tutte le azioni da compiere al fine di risolvere definitivamente il problema.
La riunione dell’OGA avveniva il 13 novembre u.s. ed alla conclusione della stessa, con deliberazione n. 3, votata con parere negativo del solo Sindaco di Manduria, si dava indirizzo allo stesso, in qualità di autorità amministrativamente competente, di ordinare alla Manduriambiente S.p.A. di gestire l’impianto nell’attuale configurazione, per un periodo di giorni 30 prorogabili.
Che con atto consiliare n.28 del 15.11.2013 il Consiglio Comunale di Manduria, tra le altre cose, deliberava di:
1. di prendere atto che il conferimento dei rifiuti, di fatto in sopraelevazione della discarica, appesantirebbe la situazione già estremamente grave di inquinamento ambientale, così come già evidenziato dalle analisi preventive svolte;
2. di inoltrare richiesta all’OGA acchè la stessa proceda, nell’esercizio delle proprie competenze istituzionali, e nelle more dell’attuazione del progetto autorizzato con AIA (d.d. n. 59 del 18 ottobre 2013), all’individuazione di altri siti ove conferire, nel frattempo, i rifiuti solidi urbani;
dichiarando di fatto l’incompetenza del Sindaco ad emettere ordinanze per consentire il ricorso temporaneo a forme speciali di gestione dei rifiuti;
Tenuto conto che tale situazione di incertezza in ordine alla competenza per l’emanazione dei provvedimenti di carattere autorizzatorio per il conferimento dei rifiuti in discarica sta comportando, oltre che ritardi nella definizione della problematica, anche danni di natura economica a carico dei Comuni;
Che, pertanto, necessita un intervento da parte della Regione definitivamente chiarificatore sulla problematica, e se del caso anche di natura commissariale di fronte a comportamenti inerti delle suddette amministrazioni;
Che con successiva deliberazione dell’Assemblea O.G.A. n.4 del 16.11.2013 si deliberava di dare mandato al sindaco del comune di Massafra, in qualità di autorità amministrativamente competente, ad ordinare alla Società CISA S.p.A., per un periodo di 60 gg., quale unico impianto di smaltimento RSU, in esercizio e con capacità residua di conferimento, ubicato nell’ambito del Bacino ATO Provincia di Taranto, di raccogliere e gestire, nel suo ciclo ordinario, i RSU dei comuni facenti parte dell’ex bacino ATO TA/3.
CONSIDERATO che il titolare dell’Impianto CISA di Massafra, con propria nota inviata in data 19.11.2013 a tutti i Comuni dell’ex Bacino TA/3 ha reso noto le condizioni economiche di conferimento dei rifiuti presso il suddetto sito;
CHE il suddetto costo di conferimento dei rifiuti solidi urbani, cui deve aggiungersi il tributo ecotassa, l’IVA come per legge e, soprattutto, il costo per il trasporto degli stessi rifiuti, supera abbondantemente gli attuali livelli di costo sostenuti dai 17 Comuni presso l’impianto pubblico gestito dalla società Manduriambiente S.p.A.;
Che tale situazione economica, seppur per i preliminari 60 giorni deliberati dall’Assemblea dell’OGA in data 16.11.2013, non risulta sostenibile per i bilanci dei singoli Comuni, ancora in corsoi di approvazione, e né è possibile chiedere ulteriori sacrifici di natura tributaria alle nostre popolazioni in una fase di accertata crisi socio-economica a tutti i livelli;
TUTTO CIO’ PREMESSO
E al fine di scongiurare situazioni di gravi crisi economico-finanziarie dei bilanci comunali;
CHIEDONO
L’intervento diretto della Regione Puglia, nella persona del Presidente On.le Nichi Vendola, e dell’Assessorato all’Ambiente – Settore Ciclo dei Rifiuti –, di assumere ogni autorevole determinazione atta al rispetto e attuazione della citata A.I.A. dell’impianto di discarica di Manduria, da parte delle amministrazioni interessate, e se del caso assumere anche poteri commissariali sostitutivi in caso di inerzia delle stesse al fine di scongiurare danni economici a carico dei Comuni interessati;
CHIEDONO
in alternativa, nel rispetto del principio di sussidiarietà, per l’assegnazione e/o il riconoscimento di un contributo integrativo a favore dei Comuni coinvolti nella suddetta emergenza ambientale, in modo da attenuare l’impatto risultante dall’aggravio economico per il conferimento dei rifiuti urbani in altro sito diverso dal precedente ubicato in località “LA CHIANCA” del Comune di Manduria.
CHIEDONO
Immediata e urgente audizione presso gli Uffici Regionali Competenti per l’esposizione della suddetta problematica.
Lizzano, 20.11.2013