COMUNICATO STAMPA JONIAN DOLPHIN CONSERVATION
Un Tursiope spiaggiato a Riva dei Tessali
A mezzanotte del 2 dicembre scorso, sulla pagina Facebook della Jonian Dolphin Conservation uno dei sostenitori dell’associazione scientifica tarantina, ha segnalato la presenza di un delfino spiaggiato sul litorale di Castellaneta Marina, in particolare nella località Riva dei Tessali, corredando la segnalazione con fotografie e informazioni dettagliate. Alle prime luci dell’alba della mattina seguente i volontari della Jonian Dolphin Conservation si sono recati sul posto per controllare in sito la natura dello spiaggiamento.
C’è stata forte apprensione nella squadra, in quanto con ogni probabilità si sarebbe trattato di uno dei “nostri” delfini, uno degli animali che i ricercatori della JDC incontrano periodicamente in mare e che “conoscono” ormai per nome.
Al di là dell’aspetto emotivo, in questi casi è comunque fondamentale appurare le cause della morte del cetaceo. Gli spiaggiamenti, infatti, sono uno dei comportamenti dei cetacei in assoluto più misteriosi e toccanti ai quali può capitare assistere; gli animali possono spiaggiarsi già morti o ancora vivi, come successo questa estate all’esemplare di Grampo in località Torre Colimena, da soli o in gruppo, e comunque è una situazione in cui spesso si è pervasi da un forte senso di impotenza nei loro confronti, viste le difficoltà oggettive nel prestare loro aiuto.
Questo resta comunque un importante momento di studio per conoscerli meglio e per poter porre in essere corrette attività di tutela per questi animali che rappresentano gli esseri marini più vicini all’uomo.
Giunti sul posto i ricercatori si sono resi conto che si trattava di un esemplare di Tursiope (Tursiops truncatus), animali conosciuti perché tradizionalmente utilizzati nei delfinari; cetacei odontoceti che possono superare i tre metri di lunghezza ed i 300 chilogrammi di peso, i Tursiopi hanno abitudini costiere e sono facilmente avvistabili lungo il nostro litorale.
L’esemplare spiaggiato a Riva dei Tessali è un maschio di circa 1,50 metri con un peso approssimato di 60 chilogrammi, il che fa ritenere che potrebbe non aver raggiunto l’età riproduttiva.
Viene immediatamente avviata la procedura prevista in questi casi: viene allertata la centrale operativa della Capitaneria di Porto di Taranto che, particolarmente attenta a queste problematiche, a sua volta attiva i servizi veterinari della ASL Taranto.
In stretto contatto telefonico con il gruppo operativo della JDC, i veterinari della sezione di Castellaneta sono intervenuti sul posto effettuando i rilievi del caso; si è così deciso, in deroga al reg.1069/09/CE ed al reg.142/11/UE, di non “smaltire” la carcassa del cetaceo morto, ma di inviarla alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari, a Valenzano, affidandolo in particolare al prof. Nicola Zizzo, anatomo-patologo del centro universitario, per fargli effettuare l’autopsia e gli approfondimenti del caso.
Anche se gli spiaggiamenti, soprattutto dopo mareggiate come quelle alle quali abbiamo assistito in questi giorni, sono fenomeni spesso dovuti a causa naturali, in relazione alla giovane età dell’esemplare è ancora più importante raccogliere quante più informazioni possibili, al fine di poter porre in essere corrette misure di tutela per questi cetacei.
I grandi sacrifici economici ed operativi dell’associazione tarantina Jonian Dolphin Conservation, composta esclusivamente da volontari, e l’encomiabile e tempestivo intervento della Capitaneria di Porto, dell’ASL Taranto e dell’Università degli Studi, in questo caso permetteranno di non perdere importanti informazioni per la tutela di questi cetacei.
Addetto stampa JDC Marco Amatimaggio (368.913428)