SAVA. 7 dicembre ore 11.00. Il PD savese incontra la stampa
Nella sala Amphipolis, con la presenza dei consiglieri comunali e del segretario cittadino, il PD lancia pesantissime accuse all’amministrazione IAIA
La base di partenza di questo incontro, per il PD savese, era fornire delucidazione sulle ultime vicenda che hanno caratterizzato la scena politica comunale. In particolare il fulcro delle discussioni verteva tutto sugli spropositati aumenti, la Tares su tutti, che l’amministrazione IAIA sta imponendo ai cittadini. Dopo il discorso introduttivo del coordinatore Silvio Testa, che ha riassunto in breve la posizione del partito nei confronti di questa amministrazione, la parola è passata al consigliere e capogruppo Mimmo Spagnolo.
“L’amministrazione comunale non si è minimamente sforzata di trovare dei sistemi e degli interventi per poter sostenere il mondo produttivo, ha solo peggiorato e gravato su un quadro che già è difficile di per sé. Il momento difficile che tutti gli italiani stanno attraversando noi lo abbiamo bene recepito e ne abbiamo dato atto votando contrariamente, in sede di consiglio comunale, a tutte le proposte, assurde ed improponibili, fatte dalla maggioranza”. Dopo questa breve introduzione, Spagnolo detta già l’imminente movimento del PD: “Già dal prossimo lunedì continueremo la nostra opera di contrasto, riunendoci e accordandoci con i gruppi di minoranza”. Sottolinea, inoltre, che “il Partito Democratico aveva proposto all’amministrazione di ritoccare il Bilancio comunale sulle uscite inutili e sui dispendio eccessive invece di soffocare i cittadini con una pressione fiscale improponibile”. E quindi “modificare il Bilancio non solo in entrata ma anche in uscita”. Ed ecco il muro contro muro eretto da questa coalizione che sta amministrando Sava: “L’amministrazione Iaia non ci ha nemmeno presi in considerazione, rifiutando ogni approccio di tipo democratico. Hanno fatto pesare le conseguenze di questa crisi nazionale e mondiale tutta sulle spalle dei cittadini contribuenti. Credono di poter affrontare una crisi senza precedente solo con la leva fiscale tributaria, ed ciò è inconcepibile”. Cita i numeri e dati: “Il peso procapite delle imposte locali, è passato da 344 euro a 415 euro, senza tener conto della Tares che vede triplicati, in alcuni casi, i pagamenti da effettuare. Tale situazione urta con la realtà circostanziale delle cose, poiché la raccolta differenziata dovrebbe diminuire, se non abbattere, i costi per lo smaltimento dei rifiuti. A Sava, invece, sono aumentati se non addirittura triplicati”. La ricetta di Spagnolo è una di quelle che molti sindaci d’Italia, con i loro assessori al seguito, hanno fatto con un “si devono diminuire i costi della politica di questa amministrazione, indennità e quant’altro poiché 700 mila euro su base quinquennale sono una cifra di gestione troppo elevata”.
In tema di democrazia è drastico: “L’assenza totale di confrontarsi con l’opposizione oramai è un dato costante. Noi avremmo voluto quanto meno che il sindaco avesse incontrato chi, in realtà, pagherà il prezzo della crisi, cioè i cittadini e le aziende, per cercare di trovare un compromesso o almeno avvisare loro delle spese a cui devono far fronte. Invece ciò non è accaduto, è questo è molto grave. Avrebbe dovuto spiegare le scelte effettuate e magari cercare una forma di mediazione”. Ed ecco che si arriva all’amara conclusione: “Invece è solo stato fatto un muro. La maggioranza non sarebbe caduta ma avrebbe permesso ai cittadini di comprendere le scelte dell’amministrazione. Tra l’altro il gruppo amministrativo di maggioranza mostra coesione che però non fa altro che nuocere agli interessi del paese”. E sulle sedute istituzionali, Commissioni comunali, Spagnolo ricorda che “avevamo chiesto di valutare le ipotesi di alleggerire le penalizzazioni e le pressioni sulle famiglie meno abbienti e in questa occasione abbiamo avuto una risposta che ha dell’incredibile”. Quale? “Il sindaco ha dichiarato che Sava non merita nessuna forma di agevolazione perché è un paese dove la fascia di evasione è andata fuori controllo”. Pesantissima affermazione del primo cittadino savese. “A mio avviso, affermare che Sava non merita nessuno sforzo di comprensione è veramente una cosa indicibile. Sava non credo che sia una paese che non meriti una politica di ascolto con i cittadini”.
E con questa frase Mimmo Spagnolo si congeda e passa la parola al consigliere Giuseppe Bellocchi, già candidato sindaco nella scorse competizione lettorale. “Ci sarebbe tanto da dire su questa amministrazione, ci sono tante e troppe cose che non vanno. Il sindaco non ha avuto nemmeno la decenza, in sede di consiglio, di chiedere il voto alla minoranza per approvare il bilancio chiedendo espressamente il voto soltanto alla maggioranza”. Entrata decisa. “Sindaco IAIA e suoi assessori, con al seguito i suoi consiglieri, ha fatto passare il messaggio che se non fosse passato il bilancio quella sera sarebbe successo chissà che,invece ci sarebbero stati almeno altri venti giorni di tempo per poter approvare il bilancio e cercare di trovare delle soluzioni adatte al momento”. Bellocchi parla della compostezza dell’opposizione, alla luce di comprotamenti non in linea con il concetto deld ialo e del coinfronto istituzionale. “Noi abbiamo cercato di dimostrare che il Bilancio si poteva migliorare in altro modo anzi che tartassare esclusivamente i cittadini ma loro sono stati granitici, non hanno voluto ascoltare ragione. C’è stato un errore strategico da parte dell’amministrazione, questo era il momento giusto per lanciare un messaggio ai cittadini e invece loro si sono arroccati nella loro arroganza ed hanno imposto il loro gioco”. Bellocchi ritorna sulal frase già citata da Spagnolo sulle dichiarazioni di IAIA: “Io vorrei sottolineare che l’affermazione su Sava, fatta in Consiglio comunale dal sindaco, è di una gravità assoluta. Lascio a voi le riflessioni sul caso”.
Poi è la volta di Mimmo Urbano, della segreteria cittadina PD, in cui loda “l’iniziativa di devolvere parte dei compensi degli amministratori a favore dei soggetti in difficoltà”. Ma Urbano sa benissimo che, a Sava, tre amministratori su 6 si fanno pagare dal nostro Comune anche i contributi INPS e questo, dato di fatto, non era mai successo nelle passate amministrazioni savesi. Parole dure quelle del PD nei confronti dell’amministrazione IAIA, d’altronde diversamente non poteva essere. I rincari sono palesi agli occhi di tutti e cittadini, nessuno escluso, ne avranno la prova quando verrà recapitata al loro indirizzo la richiesta di pagamento tra meno di 15 giorni con le classiche cartelle di riscossione. Speriamo almeno, che nella cartella di pagamento della TARES ci sia scritto: “L’amministrazione IAIA augura Buon Natale a tutti voi”. E poi con tutti questi soldi in entrata, un “vero” albero di Natale in Piazza non potevano permetterselo?
Andrea Prudenzano