Sava. Un ibrido albero di Natale farà scaldare la Piazza quando arriveranno, imminenti, le cartelle della TARES?
Molti lettori ci hanno detto che questo albero è stato già “usato” lo scorso anno nella vicina Manduria!
Ed eccoci alle luminarie savesi. Pronte prima dell’otto dicembre, giusto per dare un tocco di luce alla pubblica illuminazione! E anche, per avvisarci che sta arrivando il Natale. Dai. Senza scordare che alcune Vie centrali del paese (vedi Corso Umberto su tutto, ndr) sono ancora con luci che somigliano, per intensità, a luci del primo ‘900. Quelle a fiammella, per essere più precisi. Quello che colpisce di più è questo ibrido albero natalizio collocato al centro del paese. Ovvero, nella classica piazza savese. Non è malvagio, nella sua idea originaria. Attenzione. Ma collocarlo in una piazza centrale, come lo è quella di San Giovanni, è stato a dir poco privo di fantasia. Già, quella che manca a questa amministrazione. Ma non solo questo manca all’amministrazione IAIA, ben inteso.
L’albero nel suo messaggio è altamente educativo, e il messaggio che lancia è quello di differenziare in quanto è la migliore medicina per volere bene al paese e, successivamente, al pianeta. Ma visto che questa squadra amministrativa è priva di fantasia, e che della progettazione sulle cose non ha nemmeno l’idea dove sia di casa. Crediamo che quest’albero avrebbe avuto più successo metterlo nelle piazze adiacenti al centro urbano e non in quella centrale. Oppure, con l’aiuto di sponsor si sarebbero potuti fare tanti alberi come questo con al basamento il nome del “donatore”.
E magari collocarli anche davanti alle scuole.
Ma no! Ma che diciamo? La fantasia questo sindaco l’ha avuta tutta nel precipitarsi e dare mandato all’invio immediato delle cartelle sulla TARES. Vera ciliegina sulla torta, amara, che quasi tutto il paese sarà costretto mangiare. Ops, a degustare!
Quando altri sindaci, ad esempio quello messapico, pur di stare vicino ai propri cittadini, e capire le difficoltà del momento, hanno rinviato il tributo al 2014.
Ma a questo sindaco, a questi assessori e con al seguito i loro “fedelissimi” consiglieri, importa ben poco.
Anzi, affatto!
Intantu pì stannu nì mà sucà st’aurlu. Ma mò arriunu li cartelli tlà TARES e pui mà ritiri. Ma nò tutti!
Giovanni Caforio