Sava. Dopo il comizio show del sindaco IAIA, del 22 dicembre scorso, andiamo alle “inesattezze” / 1
Parcelle degli avvocati da pagare … l’inchiesta sull’ “Invaso” e quella sul ”Plesso dei combattenti della seconda guerra mondiale”
Prendiamo una per una le tematiche che il primo cittadino IAIA ha esternato dal palco la passata domenica del 22 dicembre. “Il comune deve pagare oltre 35 mila euro per le folli denunce che questi signori (Caforio e Carrieri, ndr) hanno fatto”.
Raccontiamo i fatti, che è meglio.
INVASO
Circa 5 anni fa il nostro collaboratore e ambientalista Mimmo Carrieri fu allertato da un problema che il nostro paese “ignorava”. Ovvero, quell’enorme vasca in cemento armato scoperta che si trova andando a Francavilla e la troviamo sul lato sinistro dopo poco meno due chilometri dall’uscita del paese. Carrieri trovò giusto, come d’altronde ogni cittadino può fare in quanto è un diritto che è sancito dalla nostra Costituzione, prendere carta e penna ed esporre al Magistrato la situazione. Ai suoi occhi Carrieri notò questa grande vasca in cemento che raccoglieva tutte le acque piovane del paese e le convogliava tutte nella falda acquifera. Quindi, erano acque non trattate e che, automaticamente inquinavano la falda.
L’Esposto fu presentato cinque anni fa alla Procura della Repubblica di Taranto. Il magistrato a cui fu affidato l’Esposto poteva essere libero anche di archiviare l’Esposto ma non lo fece e avviò le indagini in quanto vide molte cose strane in questo “invaso”. Furono “sequestrati” (ora si dice acquisiti, ndr), nell’ ufficio tecnico savese, i progetti di realizzazione di questa enorme vasca, dettasi anche invaso, e nella valutazione del carteggio requisito emersero molte anomalie: la prima era la difformità della costruzione dell’invaso. Infatti sulla carta esistevano le vasche di decantazione ma di fatto non esistevano. Cosa sono le vasche di decantazione?
Sono vasche di accoglienza delle prime acque piovane che, dopo diversi passaggi e filtraggi, porta l’acqua piovana il più pulita possibile nella falda attigua. Quindi, sulla carta, queste vasche dovevano esistere in funzione della loro importanza. Ma non c’erano! Seconda cosa: nelle indagini in corso il magistrato, per accertarsi di questo inviò i sommozzatori dei Carabinieri di Taranto. Quindi il quadro, nelle prime indagini fu abbastanza chiaro: il progetto era un conto e la sua realizzazione era un’altra cosa. Tra l’altro l’enorme invaso doveva essere munito di copertura in calcestruzzo armato ma era, allo stato delle indagini e di fatto, sprovvisto anche di questo. Il magistrato ha chiuso l’inchiesta ed ha proposto il rinvio a giudizio del sindaco Maggi e dei diversi tecnici che avevano apposto la loro firma sull’esecuzione dei progetti attinenti all’invaso.
Le prime accuse erano queste: truffa aggravata, abuso e omissioni di atti in ufficio e danni ambientali. Fin qui sembrava che l’Esposto di Carrieri aveva scoperchiato una “malefatta”. Prima della chiusura definitiva dell’inchiesta cambia il magistrato. Caso “strano”, stranissimo. L’indagine viene affidata ad un altro magistrato il quale screma le accuse: cadono truffa aggravata e abuso e omissione di atti in ufficio. Resta solo la più esile: danni ambientali. Quindi con questa accusa il nuovo magistrato porta tutto davanti al Gip che a sua volta porta davanti al giudice. Si va alla fase dibattimentale del rinvio a giudizio. Verdetto: assolti tutti gli imputati! Quindi visto che Aldo Maggi e il dirigente dell’UTC potevano avvallersi della consulenza gratuita del nostro Comune, le spese legali le paga il Comune. Questo è quasi dapertutto così.
PLESSO DEI COMBATTENTI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Anche qui, attivissimo Mimmo Carrieri. Chiamati i Vigili del Fuoco di Taranto i quali nel loro sopraluogo misero immediatamente il nastro rosso con le transenne all’entrata del plesso in quanto era serio il rischio di caduta di calcestruzzo carbonatizzato e di intonaco divelto in tantissimi punti. Quindi furono messe le transenne e per tanto fu fatto divieto di accesso ai parenti dei defunti. In corrispondenza della festa in onori dei morti “qualcuno” spostò le transenne e si liberò il passaggio al plesso. Carrieri notò questa “violazione” e di questo avvisò le autorità preposte. Da qui furono inviate le indagini e fu proposto dal magistrato la chiusura delle indagini al Gip. Quest’ultimo non ritenne idoneo il carteggio del magistrato e propose al giudice l’archiviazione. Archiviazione che di fatto avvenne.
Di queste due indagini, l’avvocato difensore ha presentato le parcelle di circa 22 mila euro al nostro Comune. Ben diverso sarebbe stato se a pagare sarebbero stati i chiamati in causa. Quindi non sono 35 mila come dice IAIA ma ben sì circa 22 mila euro. E che dire allora dello scorso inverno quando l’amministrazione IAIA decise di pagare l’avvocato al dirigente al Patrimonio sotto inchiesta dalla Procura tarantina? Addirittura fece scegliere l’avvocato all’indagato!
Una nota: quando l’attuale sindaco IAIA era il consigliere dell’opposizione IAIA si rallegrava del lavoro di informazione di questo giornale e del lavoro dell’ambientalista e giornalista Mimmo Carrieri. Ma quando era questo? Poco meno di due anni fa. Già, tanto ma tempo fa …
Giovanni Caforio