Legambiente. “Un GAS a Taranto contro allarmi e paure su quello che mangiamo”
Un’esperienza concreta contro allarmi e paure su quello che mangiamo. Compie tre anni il Gruppo d’Acquisto Solidale di cibi biologici promosso da Legambiente a Taranto
A Taranto, dopo l’abbattimento di animali contaminati da diossina, l’adozione da parte di alcuni Sindaci di specifiche ordinanze in campo alimentare, lo spostamento in Mar Grande degli impianti di allevamento dei mitili e, da ultimo, la presenza di diossina in quantità superiore ai limiti di legge nel latte prodotto da un allevamento a Massafra, c’è – in una parte dei cittadini – una sempre maggiore attenzione ai cibi che mangiamo.
All’attenzione si aggiungono allarmi e paure, a volte fondate altre ingiustificate, che non riguardano solo la nostra città. Basta pensare alle storie arrivate dalla cosiddetta Terra dei Fuochi in Campania sulle mozzarelle di bufala, sul pane, sulle coltivazioni. O, più in generale alle ricorrenti notizie di cibi adulterati, di residui chimici negli alimenti, dei rischi connessi all’uso degli OGM.
Per rispondere, anche in concreto, ad una esigenza di maggiore sicurezza e naturalità nella nostra alimentazione, Legambiente ha promosso a Taranto la costituzione di un G.A.S. , un Gruppo d’Acquisto Solidale di cibi biologici, che proprio in questi giorni festeggia il terzo anno di attività. Olio, farina, pasta, legumi, agrumi tutto l’anno e altra frutta nei mesi di maggio e giugno, uva, verdure, ortaggi, conserve, sottolii, formaggio pecorino ed altri latticini: questi i prodotti che – ovviamente secondo stagionalità e disponibilità – attualmente possono essere ordinati tramite il G.A.S..
Scegliere biologico è uno stile di vita che Legambiente vuole sviluppare per favorire il consumo di prodotti buoni, sicuri, di qualità, locali e sostenibili. Consumare prodotti di agricoltura biologica vuol dire infatti acquistare prodotti per i quali non sono stati utilizzati concimi o trattamenti chimici nocivi che, oltre a far male a chi ne ingerisce gli eventuali residui, impoveriscono i terreni ed inquinano le falde. Lo stesso dicasi per quanto attiene all’allevamento di animali ai quali, oltre a mangimi rigorosamente vegetali, sono garantite condizioni di vita accettabili. Il consumo di prodotti di stagione di aziende locali incide non poco nella riduzione delle emissioni di CO2 rivenienti dal trasporto e dal riscaldamento delle serre.
L’agricoltura biologica può dare perciò un contributo fondamentale alla tutela delle risorse naturali, dell’ambiente e delle biodiversità ed al contrasto dei cambiamenti climatici. Oltre ad offrirci cibo sano e di qualità contribuisce a valorizzare i territori, le tradizioni e lo sviluppo locale, il consumo critico e responsabile, libero da coltivazioni geneticamente modificate.
Il Gruppo d’Acquisto Solidale promosso da Legambiente a Taranto ha il fine di:
1) sostenere, promuovere e diffondere i principi di un consumo critico, mirato alla scelta di prodotti etici, biologici, eco-compatibili;
2) sostenere i produttori ove possibile piccoli e locali stabilendo con essi rapporti diretti che garantiscano trasparenza e una equa remunerazione nel rispetto della legalità, dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente;
3) sviluppare la ricerca e l’adozione di uno stile di vita che abbia come obiettivi il rispetto per la persona umana e per l’ambiente, la tutela della salute e la sostenibilità dello sviluppo
Certo: far parte di un G.A.S. è una cosa diversa dall’acquistare cibi in un negozio o in un supermercato. E’ innanzitutto un’esperienza umana: significa socializzare, scambiarsi opinioni e notizie. Significa poter conoscere di persona i produttori di ciò che si consuma, visitare le loro aziende, cercare – nel proprio piccolo – di promuovere e sostenere le aziende locali o, comunque, vicine (le aziende agricole che forniscono i loro prodotti agli aderenti al G.A.S. promosso da Legambiente sono tutte collocate in provincia di Taranto o nella vicina Basilicata).
Aderire è semplice: basta mandare una mail a legambiente.taranto@legambiente.it per essere ricontattati, ricevere indicazioni specifiche sulle modalità di ordinazione e ritiro dei prodotti, oltre che sui produttori e, una volta fornite le informazioni necessarie, essere inclusi nella mailing list e … provare se ci si trova bene. Non c’è nessun obbligo di acquisto: tutto è basato sulla libertà di partecipazione. Le attività vengono svolte esclusivamente come volontariato, senza alcuno scopo di lucro né applicazione di ricarichi ai prezzi dei produttori.