Manduria. L’ex aeroporto militare trasformato in discarica di rifiuti

L’aeroporto fu usato durante la 2° guerra mondiale prima dalla Reggia Aeronautica del Regno d’Italia

A seguito di molteplici segnalazioni e insistenti inviti rivoltomi da parte di cittadini manduriani, mi sono recato all’interno dell’area dell’ex aeroporto militare (accessibile a chiunque in quanto sprovvista di recinzione e qualsivoglia elementare sistema di sicurezza per la tutela della  pubblica incolumità) dove a causa dello stato di abbandono in cui da immemori anni ormai versa, ho potuto constatare le condizioni di degrado ambientale ed igienico sanitario nonché di pericolo per la sicurezza di coloro che spesso al suo interno, si recano a visitarla ma anche e soprattutto per i frontalieri proprietari dei terreni agricoli che quotidianamente la attraversano con i mezzi di trasporto.

Scheletri di manufatti in tufo (un tempo adibiti a locali dormitorio per militari) fatiscenti fabbricati con muri e solai in parte precipitati al suolo e in altra parte (in cui vi sono evidenti crepe) in fase di crollo. Rifiuti di ogni genere sul terreno ma anche cumuli di indumenti/stracci lasciati all’interno di alcuni locali (all’epoca  utilizzati come deposito di munizioni poiché all’esterno si legge “NO SMOKING”) probabilmente tracce lasciate dalla tendopoli che nel 2011 “ospitò” i profughi provenienti da Lampedusa. L’ ex aeroporto militare non solo ha avuto una decadenza ambientale ma ha subito anche l’offesa per non essere stato “tutelato come cimelio” del periodo bellico.

Infatti  da alcune ricerche storiche del sito militare risulta che:  l’aeroporto fu usato durante la 2° guerra mondiale prima dalla Reggia Aeronautica del Regno d’Italia, poi dalla tedesca Luftwagge del III Reich ed infine dagli alleati. Durante la liberazione fu la base del 450 bh, Bombardment Group (450 gruppo bombardieri) della Fif Teent Air Force 15^ armata) del United States Army Air Force, allora componente aerea del States ArmY, l’esercito degli Stati Uniti d’America, equipaggiato con i bombardieri quadrimotori Consolidaded B 24 Liberator. Tra l’8 gennaio 1944 e il 26 aprile 1945 Equipaggi appartenenti al 450° Gruppo da bombardamento pesante della Army Air Force degli Stati Uniti d’America effettuarono 265 missioni contro le fosse dell’asse, e molti uomini  componenti gli equipaggi  non ritornarono più alla base.  L’altra nota storica riguarda  l’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele III che  durante la sua permanenza a Brindisi, visitò questo aeroporto.

Purtroppo ora di questo pezzo di storia rimane ben poco o meglio  restano le mura    e i solai pericolanti, “gli stracci” e i rifiuti lasciati al suolo probabilmente dall’accampamento della tendopoli.  Situazioni di degrado ambientale, igienico sanitario ma anche di pericolo per la salute e la sicurezza della pubblica e privata incolumità per la quale coloro che sono preposti (in primis il sindaco di Manduria in quanto autorità sanitaria, dovranno adottare tutti quei provvedimenti consequenziali per il ripristino dello stato dei luoghi.

                                                                                          Mimmo CARRIERI

 

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