MANDURIA. La questione ambiente e rifiuti

MANDURIA. La questione ambiente e rifiuti

Comunicato stampa di “Manduria migliore”

Le ultime preoccupanti notizie apparse sui media locali ci portano a scrivere ancora di una questione da sempre al centro del nostro interesse e sulla quale abbiamo espresso più volte in passato le nostre posizioni.

La discarica sita in contrada La Chianca e gestita sino a poco tempo fa dalla ditta Manduriambiente è stata infatti nuovamente indicata, in una recente decisione dell’Organismo d’Ambito che coordina i comuni dell’ex ATO 3, come recapito finale dei rifiuti di tutti i 17 comuni aderenti. La motivazione è chiara: i costi di conferimento richiesti dall’attuale sito di Massafra sono quasi il triplo di quelli che erano pagati in precedenza a Manduria. Pur comprendendo che chiunque preferirebbe pagare un bene o un servizio con uno sconto del 66% sul prezzo di mercato, ci siamo soffermati piuttosto a chiederci perché il conferimento a Manduria risulta così conveniente e quindi allettante.

Dobbiamo chiarire anzitutto che vi è oggi una enorme differenza tra gli impianti siti nei due Comuni. Se infatti a Massafra è presente un termovalorizzatore ed una corrispondente piattaforma di produzione cdr (combustibile da rifiuti) e quindi la massa conferita dalle singole città (ad una tariffa di € 125 a tonnellata) viene “impiegata” nel ciclo di produzione e quindi smaltita per produrre energia elettrica, a Manduria, dove pur era prevista tale piattaforma di differenziazione e produzione di cdr, ci ritroviamo a tutti gli effetti con una discarica tal quale. La massa di rifiuti conferiti (ad un costo di € 48 a tonnellata) viene cioè semplicemente ammassata e rimane lì a marcire e, con ogni probabilità, ad inquinare il terreno e le falde acquifere sottostanti e minaccia comunque di costituire una “bomba” ecologica che a qualcuno ricorderà la triste esperienza della discarica “Li Cicci”.

Volendo quindi fare un piccolo raffronto, mentre a Massafra la spazzatura viene conferita ad un costo triplo, viene smaltita (quindi non accumulata) e produce come risultato finale energia elettrica, a Manduria si vorrebbe continuare ad ammassare rifiuti in una discarica già colma (cui per la verità è gìà stato autorizzato il sopralzo, poi parliamo male dell’efficienza dei pubblici uffici), gestita da una società privata la cui concessione è scaduta, su impianti di proprietà comunale ed i cui benefici economici i nostri concittadini stanno saggiando proprio in questi giorni con le cartelle esattoriali relative alla TARSU che si vedono recapitare.

Fa benissimo quindi il Sindaco Massafra ad opporsi ed a minacciare ricorsi al TAR contro decisioni inique che, come ormai consuetudine, ci vengono calate dall’alto e noi di Manduria Migliore faremo tutto ciò che possiamo per sensibilizzare e tenere alta l’attenzione dei nostri concittadini su questo argomento.

Pur tuttavia una domanda ci assilla: possibile che dobbiamo rassegnarci a fare sempre buon viso a cattivo gioco? A continuare a subire soprusi di questa entità correndo ai ripari solo quando ormai è troppo tardi? Ebbene no! Una saggia amministrazione deve poter ben programmare, risolvere le esigenze e problematiche cittadine e saper valutare i migliori appalti e contratti per il bene nostro, ma anche delle future generazioni.

Perché non vogliamo che anche i nostri figli paghino ciò che noi stiamo già pagando, a causa di una pessima classe politica che ha sinora governato questo territorio, svuotandolo di ricchezza, prosperità e, soprattutto, di dignità.

viv@voce

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