SAVA. Ma il “Patto per Sava” esiste ancora?
Dal trionfo elettorale alla crisi d’identità …
L’amministrazione IAIA taglia il nastro dei 20 mesi di insediamento nel Palazzo municipale savese e nell’immediata proiezione, in virtù del compimento del secondo anno, non ha ancora una identità. Politica s’ intende. Se poi politica deve essere coalizzare o raggruppare il maggior numero di liste e movimenti vari allora lì è un altro discorso. Per alcuni versi questa amministrazione somiglia a quella di Agusto, anche quest’ultimo fece salire sul suo carro quante più liste possibili e poi, di seguito, accorgersi che la politica è un altra e non la sommatoria.
Quella è la via più facile per vincere una competizione elettorale. Specie le elezioni comunali, dove parenti cugini vari si danno un gran da fare per supportare un candidato di “sangue”. La ricetta che porta alla vittoria, a Sava, è questa. Ma dopo aver vinto si apre lo scenario più importante. Ovvero, dimostrare le capacità organizzative e politiche di chi ha voluto mostrarsi al savese come colui che amava il dialogo e che, al tempo stesso, si proponeva il risolutore dei problemi della nostra comunità. A tutt’oggi non si vedono grandi cambiamenti. A tutt’oggi assistiamo ancora ai problemi di sempre. Ed è inutile elencarli, tanto sono sempre gli stessi. Ma amaramente registriamo anche lo scollegamento tra il paese reale e e il paese che viene visto dall’alto del nostro Municipio.
L’inquilino IAIA si dimostra come il tutto fare, come il colui che fa tutto da solo e che, secondo lui sempre, lo fa bene. Ma non è così. Affatto. In questi mesi si vede addosso all’inquilino IAIA un invecchiamento della sua persona. Pare che questi 20 mesi di gestione amministrativa lo abbiano invecchiato più del dovuto. E’ come se questi 20 mesi passati fossero stati dieci anni vissuti. E’ diventato più nervoso, intollerante verso le opposizioni. Insomma, si è messo contro tutti. Anche contro chi, un ipotetico giorno, poteva diventare un suo probabile partner politico. L’inquilino IAIA è convinto che la barca ce la fa a portarla avanti da solo. Fa il gregario e il solista. Ma in realtà si è caricato anche del lavoro dei suoi assessori e questo, naturalmente, lo porta a non stare tranquillo. In tutti i sensi. Quello politico su tutto.
Ora si trova a capeggiare un Nuovo centrodestra in maggioranza, quello che porta la firma di Angelino Alfano, con un Nuovo centrodestra all’opposizione che vede Graziano Demauro il suo rappresentante istituzionale. Con la differenza sostanziale, e politica tra l’altro: IAIA non ha ufficializzato nella sede istituzionale savese questo passaggio. E questo, per chi fa politica e capisce i suoi passaggi, è grave. Ma oltre questo c’è ben altro. Non sono più voci ma stanno per diventare nuove, e imminenti realtà, la costituzione di due nuovi soggetti politici, con matrice nazionale, all’interno di quello che fu il “Patto per Sava”. Quindi i gruppi primitivi della coalizione che ha vinto la tornata elettorale del 2012 stanno cambiando. E molto probabilmente chiederanno un nuovo assetto amministrativo nella logica numerica.
L’inquilino IAIA si misurerà anche con questo. E questo sarà, senza ombra di dubbio, un vero terremoto all’interno della sua maggioranza. Di politica non vediamo nulla, ma proprio nulla. Di realtà vediamo invece che questa transizione, guidata da IAIA, ha ben poca vita. Sarà fortunata se porterà alla fine il mandato elettorale. Molto fortunata. E dopo, che succederà? Non vale il classico “chi vivrà vedrà” ma vale la logica: “Che sarà di questo inquilino del nostro palazzo municipale?” Noi siamo convinti che il primo cittadino è attorniato da giovani spavaldi che lo consigliano male e, gravissimo questo secondo noi, che li ascolta! Ma se la politica è imparare a memoria la poesia allora vuol dire che, una volta imparata, bisogna essere in grado di applicarla.
Già, di applicarla.
E in questa compagine amministrativa manca l’applicazione. Della politica. S’intende!
Giovanni Caforio
