OFFICINE TARANTO: Il 13 MAGGIO IL COMUNE ISTITUISCA LA GIORNATA DEL RICORDO
Il crollo in città vecchia, l’ennesimo, ci addolora. Ma il dolore non basta, così come non basta la commozione o la perdurante e infinita disquisizione teorica di approccio al problema
Quello che sta accadendo in città vecchia è specchio di quello che sta accadendo in tutti noi.
Abbiamo dimenticato chi siamo, il luogo e la storia da cui proveniamo e che non avremmo mai dovuto dimenticare. Come Officine Taranto, buon ultimi direi, abbiamo alzato ancora una volta i toni dell’attenzione verso questa realtà sociale, urbanistica, storica e culturale che rischiamo di perdere per sempre.
Stiamo incontrando in questi giorni operatori, appassionati, professionisti, esperti e residenti e stiamo chiedendo ad ognuno di loro di scrivere insieme il Manifesto per la Città Vecchia: un vademecum essenziale che raccoglierà bisogni, esigenze, disponibilità, opportunità, ma soprattutto suggerimenti su come affrontare e finalmente risolvere il problema e tramutarlo, così, in risorsa.
Si tratta di una semplice “cassetta degli attrezzi” in cui proveremo a fornire strumenti di lettura ma anche concrete basi progettuali.
Oggi però ci preme fermare lo sgretolamento dei muri ma anche della nostra memoria collettiva.
Per questo partendo da una data che ha segnato i destini dell’isola con il crollo di Vico Reale del 1975 intendiamo proporre al Comune di Taranto l’istituzione di una Giornata del ricordo, da fissare nella data del 13 maggio, che serva a conservare la memoria ma si candidi anche a diventare un giorno di riflessione e iniziative in favore della conservazione delle testimonianze del passato (umane, culturali, storiche, produttive) legate a quella realtà.
Intendiamo partire da qui, persino da una celebrazione religiosa in favore delle vittime del crollo di Vico Reale, e poi dalle storie, e dai frammenti di passato da raccogliere e da far confluire in un archivio che, in caso contrario, come i muri corrosi dal tempo, corriamo il rischio di consegnare all’oblio della dimenticanza perdendo così anche parte di noi.
Fabrizio Iurlano
Presidente Officine Taranto