LECCE. Museo della Stampa “Martano”. Presentazione del libro “Coccarde rosse. Le brigantesse: suggestive atmosfere ed esplorazioni visionarie” di Annalisa Bari
Domenica 16 febbraio 2014 ore 17.30. A seguire, presentazione della mostra pittorica di Massimo Marangio e fotografica di Giuseppina Schifino
Dopo il successo di Alberobello, fa tappa a Lecce, il progetto itinerante “Coccarde rosse: le brigantesse, suggestive atmosfere ed esplorazioni visionarie”. La manifestazione, presentata in anteprima a Matera lo scorso giugno, è realizzata con il contributo dei Comuni di Viggianello e di San Severino Lucano, con il Patrocinio della Provincia di Lecce ed in collaborazione con “Grifone Arte Contemporanea”. Il Progetto, ideato e curato da Alessandro Turco, nasce e si sviluppa attorno al romanzo di Annalisa Bari, autrice di “Coccarde rosse”, edito da Bompiani.
S’intende raccontare, tra parole e immagini, pittura, fotografia, delle “brigantesse”, donne alla macchia. L’idea è quella di accompagnare la scrittura di Annalisa Bari, con alcune “visioni” quali l’esposizione pittorica del Maestro Massimo Marangio e quella fotografica di Giuseppina Schifino. Non giudizi né riflessioni storiche ma esplorazioni visionarie di suggestive atmosfere, nella convinzione che la visionarietà della letteratura può integrare e completare la vista della storiografia.
L’evento si sviluppa tra gli ambienti del Museo della Stampa “Martano”, ormai riferimento culturale della città.
La prima parte vedrà l’introduzione del prof. Aldo D’Antico, direttore dell’Archivio Storico Parabitano, al periodo del “brigantaggio”, a cui seguirà la presentazione del libro di Annalisa Bari che dialogherà con Marcella Negro, redattrice del web giornale Paisemiu.com
Federica Ventola leggerà alcuni brani del romanzo.
Nella seconda, dedicata alle immagini, la voce poetica di Maurizio Nocera, accompagnerà il visitatore nella visionarietà dell’arte pittorica e fotografica di Massimo Marangio e Giuseppina Schifino.
L’evento vedrà la partecipazione di una rappresentanza degli studenti del Liceo Classico Scientifico “Marcelline” di Lecce.
Ha scritto Cinzia Tani, penna della Mondadori e autrice Rai : “La mostra è intensa e originale: con la crudezza e la poesia delle immagini racconta, suggerisce, ispira”. Roberto Pazzi, scrittore Bompiani, tradotto in 26 lingue, ha affermato che “… un mondo arcaico, lontano, dorme nel nostro immaginario rimosso, e in queste testimonianze così rare e preziose viene a risvegliare in noi interrogativi repressi su un diverso corso possibile della Storia”.
Il prof. Aldo D’Antico, indica e suggerisce: “Una mostra che andrebbe non solo “vista”, ma osservata, rielaborata, memorizzata. Un’iniziativa magistralmente progettata e diretta, studiata per “le brigantesse”, appositamente elaborata per esporre opere d’arte in grado di riprendere un fatto della storia italiana non solo dimenticato e trascurato, ma soprattutto volontariamente censurato e emarginato”.
La mostra è visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì, fino al 9 marzo, dalle 17.30 alle 20.30. Si può accedere anche negli orari di chiusura previo appuntamento. L’ingresso è gratuito.
Il romanzo.
Nell’Italia appena unita di fine Ottocento, don Nicola, austero dirigente delle Poste, alla morte della moglie affida la figlia Luisa alla rigida educazione della cognata. Per la ragazza saranno anni segnati da punizioni e disciplina, a cui si ribella scampando a un matrimonio combinato e unendosi alla banda di un brigante gentiluomo, Gaspare Dragoni detto Falco. Quando uno dei banditi approfitta della sua ingenuità, la ragazza si rifugia presso la famiglia di un barone decaduto, dove si invaghisce di Edoardo, sergente dell’esercito piemontese impegnato nella repressione del brigantaggio.
Ufficio stampa
Giuseppe Pascali
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