TARANTO. PROLOCO. 22 Marzo 2014

TARANTO. PROLOCO. 22 Marzo 2014

Visita guidata al Castello Svevo, alla Cattedrale di S. Sabino ed alla Basilica di S. Nicola di Bari

Partenza con bus alle ore 8,00 da Piazza Ebalia. Ritorno ore17,00 circa in Piazza Ebalia. Costo €5. Iscrizioni sino al 21 Marzo. Per informazioni e prenotazioni contattare il 3899935679, oppure mandare un’e-mail a: prolocotaranto@hotmail.it

Oltrepassando l’Arco del Pellegrino si arriva nel cuore della Cittadella Nicolaiana, dov’era la residenza del Catapano, il governatore greco – bizantino dell’Italia del sud.

Si possono ammirare la facciata, chiusa ai lati da due torri, mossa dai tre portali, tre grandi finestroni e cinque bifore sotto il rosone.

Lungo i fianchi si apre una fuga di archi, i quali si sovrappongono a portali ben decorati.

Lungo la facciata nord ci nota il ricco ricamo della Porta dei Leoni, dove i motivi agricoli si mescolano con quelli liturgici.

L’interno a tre navate è diviso da colonne di granito.

Nell’abside centrale si trovano il ciborio sovrastante l’altare e la Cattedra di Elia con figure grottesche, scolpite in un solo blocco di marmo.

Si osserva poi la tavola di Madonna e Santi del Vivarini.

Una volta scesa la Cripta si trova la Colonna Miracolosa, mentre sotto l’altare centrale si trova la Tomba di San Nicola.

Nel ‘500 il Castello Svevo raggiunge il massimo splendore, grazie ad Isabella d’Aragona e sua figlia Bona Sforza, futura regina di Polonia.

Diventa infatti residenza rinascimentale con una sua corte, dove trovano casa artisti, letterati umanisti e potenti dignitari.

Si osserva il cortile interno, con la sontuosa e monumentale scalinata a doppia ala.

Sotto la rampa destra della scalinata ci sono le tre sale della Gipsoteca; in due di queste si trova la collezione di calchi in gesso, che riprendono i particolari dei monumenti più importanti della regione dal Medioevo al primo Novecento.

La Cattedrale di San Sabino è uno dei maggiori esempi di romanico pugliese.

All’interno, nella cripta in stile barocco, sono custodite le reliquie di S. Sabino e la tavola della Vergine dell’Odegitria, che la tradizione vuole dipinta da S. Luca.

 

viv@voce

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