SAVA. Mancano le targhette di sicurezza ai giochi dei bambini di Piazza Risorgimento? Nessun problema … messe dopo tre mesi dall’uso!
Ma l’operazione “Trasparenza & legalità” tanto cara al sindaco pro-tempore Dario IAIA è andata a farsi friggere?
Dopo la denuncia dell’ambientalista e giornalista Mimmo Carrieri fatta la scorsa settimana al Comando Stazione dei Carabinieri di Sava per mettere in evidenza questa marcata anomalia, dettata dall’assenza di targhette sulla normativa classificata con la dicitura “Normativa Sicurezza D.lgs 21 maggio 2004, n. 172” – UNI EN 1176 – 77”, l’amministrazione IAIA corre ai ripari! Alla fine dello scorso anno, ed esattamente nella seconda metà del passato dicembre, in pompa magna il sindaco pro-tempore Dario IAIA e il suo fido dott. Pasquale Calasso, valorissimo assessore dei lavori pubblici savesi e grande risolutore delle buche stradali, inauguravano la tela della Penelope savese: Piazza Risorgimento! Con oltre un anno di ritardo dalla consegna dei lavori e di seguito al mancato uso del parco da parte della nostra comunità. I due amministratori si spellavano le mani nel sentirsi “artefici” di questo “dono” a Sava.
Pur sapendo che non era frutto di loro progettazione e di finanziamento. Ma a tutt’oggi, nella villa “Vecchia”, mancano alcuni schienali delle panchine, i lavori fatti di fogna bianca mostrano evidenti cedimenti delle trincee che ospitano i canali dell’acqua piovana e quando piove non risulta questo grande beneficio pagato alla ditta appaltatrice con la percentuale di ribasso della gara.
Insomma, lavori discutibilissimi. Ma andiamo ai giochi “donati” ai piccoli savesi: quanto sono costati? E quanto sono costati tutti i lavori di ristrutturazione di Piazza Risorgimento?
Le opposizioni, interpellate dal nostro giornale, ci dicono che l’accesso agli atti è facoltativo per questa amministrazione. Sono mesi e mesi che aspettano chiarimenti e copia degli atti pubblici richiesti. Ma come? L’operazione “Trasparenza & legalità” tanto cara a il sindaco pro-tempore IAIA è andata a farsi friggere?
Torniamo ai giochi: sono stati sprovvisti di targhette di conformità per tre mesi esatti. Quindi, c’è voluta la denuncia di Carrieri a far sollecitare un’amministrazione che dorme?
Facciamo gli avvocati del diavolo, è mejiu … ipotizziamo che un bambino si fosse fatto male ai giochi di Piazza Risorgimento. E ipotizziamo anche che i suoi genitori avrebbero chiamato ai danni, oltre a denunciare, il nostro Comune. Che sarebbe successo? L’amministrazione IAIA avrebbe messo di notte, al buio profondo, le targhette che ha messo oggi per potersi discolpare?
Giovanni Caforio