SAVA. I Carabinieri della Stazione locale si attivano, e risolvono, il caso del diseredato Giuseppe Lomartire!

SAVA. I Carabinieri della Stazione locale si attivano, e risolvono, il caso del diseredato  Giuseppe Lomartire!

Dopo la denuncia del giornalista e ambientalista Mimmo Carrieri, il nostro disagiato trova collocazione presso una comunità nel barese. E ci saluta

E’ arrivata, tardi ma tardi sì, la dimora in una comunità del nostro concittadino Giuseppe Lomartire. Ma che cosa c’è voluto? Una latitanza incredibile dei Servizi sociali savesi, assessore al ramo compreso. Era da quasi due anni che il tema “Giuseppe Lomartire” veniva rimandato quasi con riluttanza. Quasi a volerlo dimenticare.

Mille accuse, comprensibili ma non giustificabili sul suo disagio sociale, sul soggetto in questione ma senza nessuna risoluzione nell’immediato. Il tempo è passato, ma tanto tempo. Cosa non abbiamo fatto per mettere in luce questo “invisibile” agli occhi dell’amministrazione IAIA? Abbiamo fatto di tutto. E di più. Ci siamo scontrati con un lassismo senza fine.

Intanto Lomartire viveva negli spogliatoi di un vecchio campetto di calcetto. Senza porte con un fornello a gas e qualche coperta a difendersi dal freddo invernale. E così sono passati oltre 16 mesi. E il problema era sempre lì. Davanti agli occhi di tutto il nostro paese. Ogni volta che mettevamo in allarme sul nostro giornale questo argomento, la domanda ricorrente dei nostri lettori, e non solo, era sempre la stessa: ma dove sono i Servizi sociali? Dove sono? Già dove sono e dove sono stati finora?

Il disagio a Sava, di chi non sa a che santo votarsi per le mille emergenze quotidiane è talmente grande che questa amministrazione non chiude un occhio. Ma ne chiude due! Savesi dimenticati, lasciati a se stessi, in balia della loro emarginazione e degli effetti collaterali che la stessa può procurare, e procura. E il risultato lo vediamo ogni giorno, sotto la nostra lente. Ogni giorno vediamo che ci sono tante persone che richiederebbero un’attenta valutazione del loro disagio, sociale ed economico.

Ma ogni giorno notiamo anche che non c’è una porta a cui bussare ed essere accolti. Quasi allo sbando. Anzi, allo sbando. Per quanto riguarda Giuseppe Lomartire, dopo i due ricoveri nell’ospedale di Manduria, il suo stato di salute è peggiorato e siamo passati ai metodi “duri”.  Ovvero, quello della denuncia di Mimmo Carrieri alla locale Stazione dei Carabinieri in cui vi era scritto testualmente che “se dovesse peggiorare lo stato di salute di Giuseppe Lomartire, ognuno poi si dovrà assumere le sue responsabilità anche in sede penale”.

Addiirttura, a che punto siamo arrivati. A minacciare, nella denuncia, un nostro simile comportamento dettato, dettatissimo, dal comportamento scriteriato e spudorato, di chi è preposto e pagato, sottolineo pagato dal contribuente, per la risoluzione di chi è figlio di un dio minore.

Essere figli di un dio minore non è una scelta, ma essere figli di qualcos’altro si …

Giovanni Caforio

viv@voce

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