Il nostro pesce d’aprile ha colpito … ancora!
Singolarissimo scherzo ai nostri lettori
Questo è il secondo anno che ci cimentiamo con il classico “acquatico”, ovvero quello del 1° aprile. Lo scorso anno fu quello delle dimissioni del sindaco IAIA e quest’anno, invece, abbiamo scelto di partire da una notizia vera (quella del ritrovamento di una mucca morta nelle acque di Campomarino, ndr) e di ribaltarla, e renderla il più possibile veritiera, nelle acque di Torre ovo. Marina questa dei savesi, in prevalenza. Lo scherzo partiva a mattina già inoltrata e quindi si è cercato di renderlo il più possibile credibile. E ci siamo riusciti. Alla grande.
Intelaiando una ipotetica chiamata di un nostro lettore che ci dava l’urgenza del caso, o meglio quella del ritrovamento di un ippopotamo a Torre ovo. L’articolo è stato messo alle 8.00 del primo aprile proprio per non dare l’idea, sull’immediato, che era stato costruito qualche giorno prima.
Infatti, la chiamata del presunto lettore veniva riportata alle ore 6.30. Quindi, tutto il tempo di recarmi sul posto e poi stendere sul nostro giornale il tutto. Appena messo l’articolo la prima chiamata al cellulare è stata quella di un lettore che mi ha detto: “Uè Ggiuà? A dò meru stai l’ippopotmu?” Ed io tranquillamente gli dicevo che era nel paraggi del Bar di Gino Stani.
Altre chiamate sono succedute, ma questa prima ha avuto un proseguo. Eccolo. Arrivato a Torre ovo il lettore mi richiama: “Uè Ggiuà? Stou a Torre ovo. Dò stai?” Ed io serio: “Vedi vicino da Stani, là deve stare. Vedi meglio”. Passano cinque minuti e si passa dal formale al popolano.
“Uè Ggiugà? Li muerti tua. Nà pijiati pi culu!” Ed io: “Oscji eti lu primu aprili e cappunu tutti li minchiarili!”
Prontissima la risposta: “Ricchiò? Sta vegnu a Sava. Mò mà pajià lu caffè!” A disposizione!
Giovanni Caforio