I TEST PER ACCEDERE ALLE FACOLTA’ UNIVERSITARIE
La vita di migliaia di ragazzi decisa dai quiz
Sono partiti ieri i test per l’ammissione alle facoltà universitarie a numero chiuso; gli aspiranti che stanno effettuando i quiz sono in tutto 83.000 ed i selezionati saranno soltanto 19.000.
Gli studenti che desiderano accedere a Medicina ed Odontoiatria, sono partiti ieri in 64.187 e si contendono 10.551 posti.
Oggi toccherà invece a Veterinaria e giovedì 10 aprile si effettueranno i test per l’accesso ad Architettura.
Le domande, rispetto ai precedenti anni, restano 60 ed a scelta multipla; vi sono stati dei cambiamenti, riguardo ai test di cultura generale che, da 5 sono diventati 4 a Medicina ed Odontoiatria e quelli di logica che da 25 sono passati a 23. I quiz delle discipline di riferimento sono invece aumentati per Biologia, da 14 ora passano a 15, e per Chimica, da 8 diventano 10; restano invariate le 8 domande di Matematica. I minuti a disposizione sono 100, come prima.
I risultati saranno pubblicati il 22 aprile per Medicina e Odontoiatria, il 23 aprile per Veterinaria ed il 24 per Architettura. Le graduatorie di merito nazionali saranno pubblicate per il 12 maggio 2014.
Diverse polemiche sono scaturite da questo notevole anticipo delle prove, ora ad aprile. E’ la prima volta che accade e gli studenti, in tantissimi, sono impegnati a scuola e tra pochissimo lo saranno con gli esami di Stato; molti intervistati hanno dichiarato infatti, di aver cominciato da alcuni giorni a studiare per i test d’ammissione, altri hanno ammesso di aver trascurato la scuola per preparare le materie dei quiz d’accesso.
La decisione di anticipare i test ad aprile è stata presa dall’ex ministro all’Istruzione Maria Chiara Carrozza, mentre nel 2013 invece erano stati tenuti a luglio. La comunicazione della data attuale era arrivata il 27 dicembre destando non poche perplessità.
L’attuale Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini non è intervenuta nella questione definita da altri. La disputa d’altra parte non è semplice, perché anche lo scorso anno, luglio, certamente non lo si reputò il periodo migliore, visto che la data era vicina o concomitante agli esami di Stato.
Allora quando sarebbe il periodo l’ideale?
Ma la questione principale non è quando; è semmai perché i test. Se sia opportuno o no che il futuro dei ragazzi debba dipendere da quiz come quelli in tv, celebrati tra pubblicità di detersivi e di automobili.
Tantissimi studenti ieri erano al secondo, al terzo ed al quarto tentativo. E’ davvero lecito far perdere tanto tempo, a quelle “persone” che hanno ben chiaro, in mente, quale ruolo intendono avere in una società, e qual’ è la loro passione più grande e che magari non hanno, solo saputo rispondere, a domande decise un tale giorno, non rispetto ad un programma preciso, ma all’immensità delle voci culturali. E’ come estrarre i numeri al lotto!
Alla Sapienza di Roma, a Milano, Padova, Bologna sono state organizzate diverse manifestazioni, con presidi e blitz ben congegnati, dal Link Coordinamento Universitario, dalla Rete della Conoscenza e da altri movimenti che, protestando contro il numero chiuso, hanno sottolineato la discriminazione grave che questo sistema di accesso crea, limitando ed ostacolando il futuro di tanti ragazzi e generando uno sterminato danno al Sistema Sanitario Nazionale.
Nella notte precedente ai test d’ingresso, a Roma, sotto la sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono stati esposti striscioni con espressioni di manifesto dissenso. Oggi il numero chiuso purtroppo rappresenta circa il 60% dei casi di accesso alle università e dunque appare indispensabile ed urgente lottare per i diritti dei ragazzi e contro qualunque forma di discriminazione scellerata ed ignorante.
Le prove ieri sono iniziate poco prima delle 11, ma in molti Atenei, gli studenti, erano in coda dall’alba.
MARIA LASAPONARA