TARANTO. “Salviamo il Paisiello”
Da Arnaldo Sala, Consigliere regionale di FI, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Grazie alla straordinaria solerzia del barese Dott. Mario Tafaro, Commissario prefettizio della Provincia di Taranto, abbiamo appreso che i rapporti intervenuti tra l’Amministrazione provinciale e l’Istituto di studi musicali superiori “Paisiello”, almeno quelli posteriori al riconoscimento a questo ultimo della personalità giuridica di “Ente pubblico”, dovrebbero essere di fatto nulli. Non intendo entrare nel merito della questione sotto l’aspetto giuridico, peraltro le restrizioni imposte da cavilli e da interpretazioni di solerti funzionari spesso si disperdono nell’aria, quanto mi preme intervenire sotto quello più propriamente “politico” e “sociale”.
Sotto ogni aspetto Taranto vive un momento di straordinaria emergenza dovuta, da un lato ad assolutamente poco lungimiranti scelte politiche del passato che hanno legato il destino della nostra Comunità a quello di pochi insediamenti industriali, e da un altro al malgoverno del centrosinistra che, negli ultimi otto/nove anni, ha malamente amministrato il nostro Territorio a tutti i livelli.
Il “problema Paisiello” è uno dei tanti “lasciti”, come anche Isola Verde, o la fatiscenza di edifici scolastici e di strade provinciali, delle amministrazioni provinciali appena passate, nonostante i tanti allarmi, peraltro inascoltati, lanciati negli anni dagli uomini del centrodestra locale; ricordo che il primo grido d’allarme sui ritardi della statizzazione del Paisiello risale al lontano ottobre del 2010.
Ma dobbiamo guardare avanti: non dobbiamo consentire che Taranto perda un altro pezzo della propria storia culturale, dobbiamo altresì garantire il futuro occupazione al personale amministrativo e docente del Paisiello e, soprattutto, non dobbiamo permettere che, la straordinaria solerzia di un Funzionario statale barese, in futuro costringa i nostri giovani talenti musicali ad andare a Bari o altrove per studiare musica!
Come è noto il Commissario prefettizio ha delegato la soluzione del problema nelle mani del ministero.
A questo punto è necessario che i rappresentanti parlamentari della nostra Comunità si attivino affinché si riesca ad evitare l’ennesimo danno alla nostra Comunità con la distruzione dell’inestimabile patrimonio di storia e di conoscenze didattico-artistiche del Paisiello.
Ho già investito della vicenda l’On. Gianfranco Chiarelli di FI, e auspico che tutti i politici tarantini di centrosinistra facciano lo stesso nei confronti dei loro parlamentari, soprattutto di quelli che, appoggiando il Governo Renzi, dovrebbero avere accesso più immediato alla “stanza dei bottoni”.
Arnaldo Sala
Consigliere regionale FI