Dal coraggio di scrivere al coraggio di affrontare, di petto, le situazioni “rincresciose” …

Dal coraggio di scrivere al coraggio di affrontare, di petto, le situazioni “rincresciose” …

Risposta a chi mi manda dei messaggi in codice

Che informare non è un “mestiere” facile, è alquanto risaputo. Che informare in un certo “modo” lo è molto di più. Molto di più. Ma i rischi di questo li sappiamo bene, molto bene. Ed è inutile elencarli, tanto sono ultra risaputi. E quindi le chiamate davanti al giudice per i reati connessi che vanno dalla diffamazione alla calunnia diventano un arma da parte di chi, a turno, amministra questo paese contro questo giornale. O meglio, contro il suo direttore. E questo lo abbiamo imparato benissimo. Ma questo spauracchio, della denuncia contro di noi, non ci scoraggia. Per nulla. E non amiamo erigerci ai Robin Hood della situazione o ai Nembo Kid invunerabili. Abbiamo i mille pregi e mille difetti come tutti gli altri. E quindi non ci sentiamo di appartenere ad una costellazione differente dalle altre.

Certo, non ci fa piacere vederci notificate le chiamate della Procura per le accuse che ci vengono fatte. E che le accuse, nota importantissima, non sono una condanna ma ben sì un’accusa la quale deve essere provata in un dibattimento nelle aule del Tribunale. E nelle parti chiamate in causa, accusa e difesa, ognuno ha il diritto di manifestare e dimostrare le sue ragioni.

Tocca sempre al giudice dare un giudizio su questo. Ma dopo questa “infarinatura”, passiamo a quello che sta avvenendo nei nostri giorni nella nostra comunità. C’è un clima acceso, anzi accesissimo, in cui chi amministra odia fortemente chi lo critica e su questo odio “qualcuno” ha  edificato un bel pò di “messaggi” in codice mandati indirettamente a questo giornale. Certo in codice.

In codice perchè non hanno il coraggio (conigli, ndr) di affrontare questo giornale, o meglio il suo direttore ma hanno la “forza” di tramare e di progettare chi sa che cosa contro di me. Tranquillissimo. Molto tranquillo. “Fai attenzione, ti stanno preparando qualche “carognata”. Son qui. Oltre al coraggio di scrivere  ho anche il coraggio di affrontare di petto le situazioni.

A differenza di chi si nasconde, meschinamente e viscidamente, e non ha il coraggio di uscire ufficialmente. Bene  a questi “signori” dico testualmente questo: fatte attenzione anche voi. Molta attenzione. Se mi dovesse succedere  qualcosa, di qualunque maniera oltre le regole della nostra democrazia, so spogliarmi dalle vesti di “giornalista”, e in questo caso di direttore di un giornale, e vi affronto di petto.

Con coraggio, con estremo coraggio. A differenza vostra … non dichiaro la guerra. Ma se vengo attaccato oltre il lecito, al vostro messaggio del “Fai attenzione” rispondo con il mio che è “So difendermi e anche abbastanza bene …”

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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