MONTEMESOLA. L’opposizione di Franco Marangi contesta la nomina degli scrutatori da parte della commissione elettorale
E incalza: “La speculazione non risparmia neanche gli scrutatori”
“Il 2 maggio è stato consumato l’ennesimo abuso di questa amministrazione comunale. Questa volta la speculazione non ha neanche risparmiato gli scrutatori per le elezioni europee del prossimo 25 maggio”. Recita così all’inizio, un manifesto esposto quest’oggi nella bacheca del circolo Forza Italia di Montemesola, presieduto dal consigliere all’opposizione, nonché ex sindaco, Franco Marangi. La questione riguarda la modalità con la quale sono stati individuati 16 scrutatori e 16 supplenti, tra i 474 iscritti all’albo, per le prossime elezioni europee del 25 maggio. Non un sorteggio dunque, ma una nomina vera propria, in quanto tale modalità è regolamentata dalla legge, ma ciò che il consigliere Marangi vuole sottolineare nel suo intervento, che la legge in questione, prevede anche che la nomina avvenga in pubblica seduta.
“La seduta è stata convocata alle ore 13 del 2 maggio, e non si è presentato nessuno, e si è comunque proceduto alle nomine da parte della commissione elettorale presieduta dal Sindaco Punzi” dichiara Franco Marangi e prosegue “sembra una mancanza di rispetto nei confronti dei 474 iscritti all’albo che speravano nel sorteggio, in un periodo di crisi come questo. Ai giovani disagiati e disoccupati, 100 euro avrebbero fatto comodo, ma l’amministrazione ha preferito nominarli di sua volontà”.
Franco Marangi esprime profonda indignazione per quanto accaduto, in quanto (sempre da quanto si legge nel manifesto) l’ormai collaudato sistema del sorteggio da effettuarsi, pubblicamente, tra tutti gli iscritti all’albo degli scrutatori, viene soppiantato dalle nomine. “Il sorteggio è la garanzia della trasparenza e al tempo stesso è un atto di giustizia nei confronti di tutti gli iscritti”. Marangi spiega inoltre che bisogna rifletterci su molto bene, poiché la cittadinanza è uguale in tutto e per tutto di fronte alla pubblica amministrazione, e tutti i giovani non hanno colore politico, quindi, sempre su critica del consigliere, vanno trattati allo stesso modo.
Il manifesto affisso sulla bacheca esterna del partito, contesta il criterio delle nomine recitando quanto segue: “In tal modo si prospetta un eventuale reato di voto di scambio configurandosi un ipotetico condizionamento dei nominati”. Dunque, il tutto percepito dal consigliere quale azione sbagliata politicamente e irrispettosa nei confronti di quanti in quelle 100 euro speravano. “Se si pensa che ci sono 474 persone, questo fa capire quanta può essere grande la speranza dei giovani di essere sorteggiati”.
Tornando al manifesto, l’interrogativo riportato, e rivolto all’amministrazione e cittadini è: “Siete sicuri che su 474 iscritti all’albo i nominati sono quelli ‘notoriamente in stato di disagio sociale’?”
Elena Ricci