TARANTO. Siglati due protocolli di legalità per prevenire infiltrazioni malavitose negli ambiti di interventi di bonifica e riqualificazione
Più trasparenza e meno malaffare
Sono stati siglati stamattina, presso la Prefettura di Taranto, due protocolli di legalità mirati a prevenire infiltrazioni da parte di organizzazioni malavitose, nei lavori che interesseranno gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione del territorio, e nei lavori connessi alla realizzazione di una piastra portuale. Il tutto è avvenuto alla presenza del Viceministro degli Interni Filippo Bubbico, il quale ha sottolineato l’importanza della trasparenza e della legalità, condizioni necessarie affinché si possa davvero pensare alla riqualificazione del territorio.
Lo stesso ha inoltre sottolineato, quanto sia fondamentale appoggiare e sostenere l’Autorità Portuale, in quanto il porto costituisce un polo strategico, sia per quanto riguarda le attività commerciali, sia per le attività navali, proprie della Marina Militare, la quale vanta una grande tradizione e una grande capacità di interagire con gli scenari globali, e presenta dunque, potenzialità che vanno colte e sostenute. Presenti al tavolo istituzionale oltre al Viceministro, il Prefetto Umberto Guidato, il Sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, il sindaco di Statte Angelo Miccoli, il presidente dell’Autorità Portuale Sergio Prete, i segretari generali di CGIL, CISL, UIL, UGL, il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, il Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di risanamento ambientale e riqualificazione delle aree urbane di Taranto, il Commissario straordinario della Provincia Mario Tafaro.
“E’ una firma fondamentale perché non c’è sviluppo senza sicurezza” dichiara il Viceministro Filippo Bubbico “Soprattutto quando si tratta di importanti risorse pubbliche per contribuire a risolvere problemi che si trascinano da troppo tempo, in una città strategica come Taranto”. Si punta molto sulla trasparenza, condizione fondamentale per prevenire l’uso distorto di ingenti somme pubbliche destinate ad operazioni di bonifica, fondamentali per riqualificare la città. A tal proposito il Presidente Vendola spiega che non si potrebbe sopportare l’idea che, nel momento in cui parte un ciclo storico di interventi di bonifica, riqualificazione e ambientalizzazione, le organizzazioni malavitose possano intercettare le somme destinate a tali operazioni.
“Abbiamo la necessità di mettere al riparo questo gigantesco salvadanaio che serve per Taranto”. Non una cornice retorica dunque, ma un indice puntuale e dettagliato di tutti gli interventi di controllo e monitoraggio delle ditte che si aggiudicheranno i lavori, delle loro certificazioni antimafia, delle aziende convocate per le subforniture, dei flussi finanziari attivati, della movimentazione terra e della qualità dei materiali impiegati. “Sarebbe una beffa se ai dolori di Taranto, si aggiungesse l’ombra del malaffare” conclude Vendola. Dello stesso avviso anche il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, il quale afferma che tutto è al sicuro così come è al sicuro la trasparenza delle azioni che dovranno essere messe in campo, così come quelle che fino a questo momento sono state compiute.
Elena Ricci