SAVA. Una signora si procura una ferita da un tondino fuori uscito da da un pilastro di una recinzione
Intervento del 118 e ricovero al pronto soccorso del presidio sanitario di Manduria
Lo scorso sabato, alle ore 18,00 circa, la signora Esposito Maria Rosaria residente in Sava alla via A. Volta, di ritorno dal Cimitero mentre percorreva il marciapiede impattava con lo zigomo sinistro e la fronte contro un tondino in ferro arrugginito che fuoriusciva ad altezza d’uomo dal pilastro di una recinzione, procurandosi una ferita lacero contusa. I Vigili Urbani Roberto Rossetti e Alfonso De Cataldo giunti sul posto, accertata la gravità dell’accaduto, si sono attivati a chiedere l’intervento del 118 che ha trasportato la malcapitata presso il Pronto Soccorso dell’ Ospedale “giannuzzi” di Manduria dove gli sono stati applicati cinque punti di sutura e dimessa con una prognosi di 10 giorni salvo complicazioni.
Certamente questo spiacevole episodio (come tanti altri verificatesi in precedenza) si sarebbe potuto evitare qualora vi fosse stata un minimo di attenzione alle diverse situazioni che costituiscono potenziali condizioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità peraltro più volte segnalate. Da responsabile di una Associazione ma anche da cittadino, spesso mi attivo per rilevare le fonti di pericolo presenti sul territorio comunale, tante sono le strutture edilizie ormai in disuso, in stato di abbandono e in precarie condizioni statiche e igienico sanitarie, che hanno bisogno di interventi urgenti per la loro messa in sicurezza. Di questo mio “lavoro” ne ho tracciato una “mappa”, e allora mi chiedo: se lo faccio io come “volontariato”, perché non può essere fatto da chi per compiti d’istituto (stipendiato) dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini?
Prevenire non è forse sempre meglio che curare?
Ovviamente la signora si è subito rivolta ad un ufficio legale per il risarcimento danni!
Mimmo CARRIERI