SAN MARZANO (Ta). Un appello disperato della mamma di Angelo

SAN MARZANO (Ta). Un appello disperato della mamma di Angelo

Le strutture socio-sanitarie del comprensorio, non possono fare di più?

Questa è la triste storia di Arcangelo Forleo, un giovane sanmarzanese che è affetto da “gravi turbe psico comportamentali, epilessia  con crisi quotidiane  diretta in gracile cerebropatico”. Ma oltre alla triste, e drammatica patologia di Arcangelo (lo chiameremo a seguire Angelo) non è meno  importante il calvario che la mamma del giovane Angelo sta affrontando da diversi anni a questa parte.

Una situazione familiare che vede diviso il nucleo familiare primitivo in cui, il genitore separato (il padre di Angelo, ndr) non ha voluto saperne nulla di Angelo in tutti questi anni passati. Separazione che verte, in attesa  di giudizio, presso il Tribunale di Taranto. Ma su tutta questa vicenda, ironia della sorte, il giudice incaricato di tutta la situazione è stato arrestato per corruzione. E quindi si allontana il verdetto che, legalmente, dovrebbe dare un volto a tutta questa drammatica situazione e inchiodare con le spalle al muro chi, per non giustificabili ragioni, non ha voluto interessarsi affatto del giovane Angelo.

La mamma di Angelo ha, apparentemente,  spalle ben forti per attutire questi colpi ma, mostra segni di cedimento comprensibili. Angelo ha bisogno di un seguito quasi di 24 ore dagli operatori sociali e al momento l’ASL di Grottaglie (TA) dà solo due ore di assistenza domiciliare e per giunta  anche dentro le mura domestiche. Quando, senz’altro, farlo uscire fuori da casa sarebbe già una gran bella cosa. Ma, a quest’ultima cosa, provvede sempre la madre, diventata dipendente permanentemente del proprio figlio. Ha una stazza robusta, lo sguardo fisso e fuma tantissimo: questo è il nostro Angelo.

E’ stato anche soggetto al T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio) procedura questa che vede chi ha bisogno di  procedure sanitarie normate e con specifiche tutele di legge, che possono essere applicate in caso di motivata necessità e urgenza clinica, conseguenti al rifiuto al trattamento del soggetto che soffra di una grave patologia psichiatrica o infettiva non altrimenti gestibile, a tutela della sua salute e sicurezza e/o della salute pubblica” e quindi è una situazione, oltre che delicata dal punto di vista familiare, la quale richiede una maggiore attenzione da parte degli operatori socio-sanitari.

Forse l’ASL di Grottaglie, struttura di pertinenza del territorio in cui vede il comune di San marzano sotto la sua egidia, dovrebbe valutare meglio il caso del nostro Angelo e trovare il modo, oltre gli strumenti, per alleviare questo triste caso che vede penalizzato, non solo chi è affetto dalla patologia sopra indicata, ma anche chi sta al fianco del giovane Angelo?

Giovanni Caforio

viv@voce

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