TORRICELLA. Turco: “Queste dimissioni non sono una resa, ma un semplice arrivederci di pochi mesi fino a quando non si tireranno le somme dell’attività politica amministrativa”
E sottolinea il clima di questi ultimi mesi: “L’immagine della mia famiglia infangata e minacciata miseramente da esposti anonimi inqualificabili”
Ecco il testo della lettera inviata al segretario comunale e al sindaco di Torricella, dal consigliere d’opposizione, Giuseppe Turco, nella quale rassegna e motiva le su dimissioni dal Consiglio comunale: “Sono convinto che non vi sfuggirà, vista la vostra sensibilità e acume politico il motivo che mi ha spinto a prendere questa decisione. Nessuna divergenza nè umana nè politica con gli esponenti del gruppo di cui ho fatto parte nel consiglio comunale e a cui farò sempre riferimento, ritengo che sia giunto il momento di soprassedere per qualche mese al fine di tutelare prima di tutto l’immagine della mia famiglia infangata e minacciata miseramente da esposti anonimi inqualificabili che solo una mente malata, frustrata, in preda a collera compressa su basi maniaco sessuali poteva produrre, scatenata indubbiamente dalla attività politica visto il riferimento al semaforo intelligente.
Queste dimissioni non sono una resa,ma un semplice arrivederci di pochi mesi fino a quando non si tireranno le somme dell’attività politica amministrativa, dicevano i romani “guai ai vinti”. Naturalmente aspetterò con ansia le vostre risposte ai miei quesiti e come semplice cittadino ve ne proporrò degli altri a cui dovrete dare risposta.
La mia eredità politica degli ultimi 3 anni: integrità morale, mai condannato per reati contro la pubblica amministrazione in primo grado e poi prescritti, orgoglioso di aver sollevato il problema dell’affidamento del servizio semaforico, di aver bloccato la gara per l’affidamento del servizio raccolta rifiuti solidi urbani “sapete che le buste per vostra fortuna e su mia indicazione in consiglio comunale non sono mai state aperte; felice di aver anticipato quello che avverrà sulla pressione fiscale, di aver posto quesiti importanti sull’indennità di risultato.
Sui contenziosi non chiedevo il nome degli avvocati incaricati, ma la datazione degli stessi, ultimo caso che rimarrà agli atti con questa missiva è la somma richiesta dall’architetto Caforio di migliaia di €uro, per non parlare del servizio idrico lungo la costa. Vi auguro buon lavoro con la speranza che le istituzioni democratiche rimangano al servizio delle comunità e non dei singoli assessori o consiglieri.
Ritengo che in alcuni casi se le istituzioni preposte avessero agito con più solerzia, molta melma avrebbe avuto un’altra residenza e ben altra collocazione, naturalmente non è il caso del nostro paese. Un affettuoso saluto”
Turco Giuseppe