SAVA. Claudio Rimoli: “ESISTO… ANCH’IO!”
BUROCRAZIA e la SANITA’ sono i due GRANDI NEMICI PUBBLICI dei DIVERSAMENTE ABILI
Salve. Cari Amici di facebook e di Viv@voce, ben ritrovati. Questo articolo che mi accingo a scrivere, non era assolutamente previsto. Ed è stato pensato… in questa ultima ora! Il titolo credo sia abbastanza esplicativo e dica già molto. Nella settimana appena trascorsa, non ho passato giorni facili. Vi starete chiedendo il perchè, la risposta è presto detta: ho avuto ancora una volta la conferma che la BUROCRAZIA e la SANITA’ sono i due GRANDI NEMICI PUBBLICI dei DIVERSAMENTE ABILI. Contro il quale NESSUNO vuol fare veramente qualcosa.
Ad esempio: è mai possibile che in una Regione come la Puglia che molti credono essere all’avanguardia (sbagliando) occorre dover aspettare una infinità di tempo, per poter avere consegnata in casa propria, una semplice e normale sedia a rotelle. Ma dove siamo nel Terzo Mondo? Con il massimo rispetto per tutte quelle povere persone…
Oppure: è mai possibile che ogni santa volta debba esserci una aspra discussione su un diritto sacrosanto, come quello della fisioterapia, senza che esso venga tolto bruscamente ai pazienti che ne hanno bisogno come il pane?
Invece di compiere dei tagli spropositati laddove non devono esserci, perchè non dimezzate gli stipendi ai consiglieri regionali che sperperano denaro pubblico a loro piacimento?
La Salute è un Diritto, è tale deve essere considerato!
E’ vero che chi affronta delle situazioni delicate nel proprio quotidiano deve essere dotato di grandi palle d’acciaio, però per cortesia non utilizzate i disabili come sacco da boxe, dove scaricare la vostra rabbia, le vostre tensioni, le vostre scelte scellerate o i vostri tornaconti personali.
Perchè … in quanto a rabbia o tensione, vi posso assicurare che anche Noi possiamo dare il nostro contributo.
Quindi … il RISPETTO prima di TUTTO.
Perchè siamo delle PERSONE e non dei NUMERI.
E non bisogna gioire MAI quando qualcuno incontra difficoltà di questo tipo, perchè tutto ciò potrebbe capitare a chiunque.
Mi piacerebbe molto che questa mia battaglia non fosse solitaria, ma bensì venisse condivisa da tutti e portata alla massima attenzione pubblica, al fine di ottenere dei risultati concreti che non siano soltanto delle semplici parole campate in aria. Ma ho paura che nonostante i miei tanti sforzi questo sarà l’ennesimo mio scritto, che rimarrà inascoltato.
E quando qualora qualcuno decidesse davvero di starci finalmente a sentire, temo che possa essere troppo tardi.
RIFLETTETE GENTE, RIFLETTETE!
Claudio Rimoli