SAVA. Dalle ore 8.00 circa viene sospeso il servizio pubblico dell’Acquedotto Pugliese …
Mercoledì 21 maggio 2014. Senza nessun preavviso per gli utenti. Denunciati gli organi, privati e pubblici, che avevano il dovere di avvisare la cittadinanza
Incredibile! Viene sospeso, pare non temporaneamente, un servizio pubblico senza avvisare la cittadinanza. Questa è oggi Sava. Svegliato il paese, alle ore 8.00 circa, senza nessun filo d’acqua dai rubinetti dell’Acquedotto Pugliese. Alla faccia della tempestività! Tutto d’un colpo, i nostri lettori, hanno bombardato il cellulare del giornale cercando lumi su questo disservizio. La risposta data, a chi chiamava, era quella reale e per nulla illusoria: il disservizio, pare, che debba durare fino a venerdì 23 maggio 2014. Caspita!
Tre giorni senza acqua? Chi aveva il compito di avvisare la cittadinanza di questa interruzione? Chi? Qui si parla, nella denuncia presentata ai Carabinieri di Sava, di un ipotetico reato articolo 340 cpp., ovvero “Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità” (chiunque cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno. I capi, promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni).
Quindi la nostra Costituzione, e le nostre leggi, difendono l’utenza o meglio, la cittadinanza che del servizio pubblico non ha la regolarità. Alle 12 il nostro giornale ha presentato una denuncia al Comando Stazione dei Carabinieri di Sava contro “gli organi competenti, privati e pubblici, che avevano il dovere di avvisare l’utenza e che questo non lo hanno fatto”.
Giovanni Caforio