SAVA. “Quattro giorni senz’acqua, o con qualche goccia”

SAVA. “Quattro giorni senz’acqua, o con qualche goccia”

Da Ivano Decataldo, Consigliere Comunale di opposizione Laboratorio Politico per l’Alternativa, riceviamo e volentieri pubblichiamo

Dalle prime ore del mattino e in particolar modo in alcune zone del paese la pressione dell’acquedotto si è drasticamente ridotta fino a non essere erogata nei primi piani e nelle zone alte del paese. Cercando su internet ci siamo imbattuti in un comunicato dell’AQP che avvisava di alcuni lavori in zona Grottaglie che avrebbe provocato la riduzione/chiusura dell’erogazione per lavori dal 20 al 24 maggio p.v.. E’ assurdo che questa notizia non sia stata diramata in modo capillare, soprattutto dal nostro Comune per informare la cittadinanza savese evitando o riducendo il disagio provocato dalla totale disinformazione!

Come in altri casi, gli enti preposti di solito avvisano i Comuni, ho inviato richiesta al Sindaco per chiedere spiegazioni ed eventualmente prendere provvedimenti nel caso in cui il comune non fosse stato informato, tuttavia è necessario scongiurare emergenze igenico sanitarie, o semplicemente ridurre al minimo i disagi (scusate se è poco), provvedendo immediatamente a organizzare un servizio di erogazione di emergenza (autobotti) al fine che tutti coloro che non si sono potuti organizzare con un approvvigionamento temporaneo (cisterne, taniche, lattine) possano far fronte ai prossimi due giorni e mezzo senza acqua.

Diversamente sarebbe inconcepibile tale leggerezza. Gia in passato non sono stati avvisati i cittadini per la mancata raccolta differenziata, o per lavori alla rete idrica che hanno provocato la fuoriuscita di acqua sporca e limacciosa. Chiediamo una maggior attenzione verso i cittadini, specialmente i più deboli e i più anziati per cui un tale “scoglio” risulterebbe insuperabile.

Questo era il famoso rapporto e la vicinanza con il cittadino che “Patto per Sava” con il Sindaco IAIA al vertice proponeva come alternativa?

Sono ancora validi gli alibi relativi alla mancanza di risorse economiche dei Comuni? O il personale che non lavora? O gli errori delle vecchie amministrazioni (di cui alcuni degli attuali amministratori hanno fatto parte, con ruoli anche rilevanti)?

E in questi casi che l’informazione non costa nulla? E in altri casi dove è possibile proporre e organizzare iniziative a costo zero?

Lascio ai cittadini trarre le dovute conclusioni, ai consiglieri comunali di maggioranza che sostengono questa amministrazione chiedo una profonda riflessione, senza farsi troppo “distrarre” dalla contingenza elettorale di questo periodo.

Consigliere Comunale di opposizione

Laboratorio Politico per l’Alternativa

IVANO DECATALDO

viv@voce

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