SAVA. Elezioni europee 2014. Il confronto con le politiche del 2013
La scommessa più forte è questa: riuscirà il NCD del sindaco protempore Dario IAIA a superare i 500 voti?
E’ tempo di confronti, certo non molto lontani dalle passate elezioni politiche ma, forse può servire a rinfrescare la memoria a più di qualcuno. Partiamo: è d’obbligo iniziare dalla nuova casa del primo cittadino savese (quando è stalking è … stalking!). Dopo MSI, dopo AN, dopo PDL e dopo FLI ecco approdato (forse definitivamente?) il “giovanotto con la cravatta” alla corte di Angelino Alfano. Il NCD a Sava ha due riferimenti: quello di IAIA e quello di Graziano Demauro. Sappiamo benissimo che quello più blasonato è quello di IAIA con ben sei consiglieri comunali a differenza di Demauro che conta solo sul suo seggio.
Andiamo al ritroso: IAIA e il suo defunto FLI lo scorso anno, nelle elezioni politiche, presero miseri 219 che detto terra terra sono una vera e propria miseria specie per chi amministrava (allora) un paese da appena un anno. Fu una vera bocciatura elettorale, e politica su tutto, che IAIA ha fatto passare in secondo piano e facendo, addirittura, finta di nulla. In altri casi, quando sono le regole della poliitca che dettano il gioco democratico, un sindaco si sarebbe fermato e analizzato ben bene la trombatura elettorale e politica del suo partito. IAIA non ha fatto questo. Affatto. E’ andato avanti, imperterrito, e si è creata l’ossatura “politica” all’interno della “sua” amministrazione. Come? “Espropriando” (politicamente si intende, ndr) ad alcuni partner di coalizione i rappresentanti istituzionali, tutti eletti nel defunto odierno “Patto per Sava”. Quindi, IAIA oggi dovrebbe, dico dovrebbe in quanto il condizionale è d’obbligo, aver rodato meglio la “sua” macchina “elettorale” o “politica” e deve attendere ansioso di conoscere l’esito del rush finale. Staremo a vedere. Pensiamo, se è “fortunato”, che se supera la soglia dei 500 voti deve andare alla Madonna di Pasano a piedi. Per il ringraziamento della “Grazia” ricevuta. Andiamo avanti che è meglio.
Il PDL, oggi non esiste più. Fu forte di oltre 2500 voti nelle passate elezioni politiche quindi parte da questo. Certo, oggi è Forza Italia e molte cose sono cambiate al suo interno. Alfano ha dato forfait, il cavaliere non è più “cavaliere”. Insomma, lo scenario è diversissimo. Fortuna sarebbe, per Forza Italia, raggiungere i 2000 voti a Sava. Sarà così? Vedremo.
Ecco il grande assente sulla politica locale: il PD savese di Matteo Renzi il quale piange ancora il “mea culpa” della passata amministrazione che vedeva Maggi sindaco di Sava. Furono ben 1600 voti quelli dello scorso anno. Se avrà fortuna, ma dubito, l’effetto “Renzi” si rifletterà in positivo. Altrimenti, credo che i 1600 voti passati sono da scordare. Prevedo un 1200 voti.
Ecco la lista dei Grillini. Prese ben 1400 voti savesi. Senza nessun referente locale. Il vento dice che oggi, i grillini, sono a forza sei in un mare morto. Sono convinto che salderanno ben bene i 1400 voti. Anzi, prevedo 1800 voti per loro. Compreso il mio.
Poi c’è “l’Altra Europa con Tsipras”, di cui fa parte la SEL savese. Sel prese modesti 500 voti alle passate politiche. Molto probabilmente il suo elettorato sarà lo stesso e l’effetto “Vendola-Ilva” sarà determinante per questa riconferma.
Giovanni Caforio