TARANTO. Processo Amianto Ilva: 28 condanne ed un’assoluzione

TARANTO. Processo Amianto Ilva: 28 condanne ed un’assoluzione

Condannati ex dirigenti e manager per un totale di 189 anni di reclusione

Si è concluso stamattina, nell’affollatissima aula E del Tribunale di Taranto, il primo grado del processo penale per le morti causate da amianto e cancerogeni del siderurgico di Taranto. I capi di imputazione riguardavano membri della ex dirigenza (all’epoca Italsider), e manager dello stabilimento durante la gestione del gruppo Riva. 29 imputati, 28 condanne ed un’assoluzione, con un minimo di 4 anni di pena, per un totale di 189 anni di reclusione.

Ventiquattro mesi di processo, ed oggi l’ardua sentenza, quasi a significare un preambolo, ad appena un mese dal tanto atteso processo ‘ambiente svenduto’. Le condanne a vario titolo per omicidio colposo, disastro ambientale e violazione della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, sono state pronunciate dal Giudice Simone Orazio, con grande soddisfazione del Pubblico Ministero Raffele Graziano, il quale aveva chiesto pene fino a 9 anni.

La condanna più alta è stata quella di Sergio Noce a 9 anni e mezzo, seguono Attilio Angelini con 9 anni e due mesi e Giambattista Spallanzani con 9 anni; tutti e tre accusati per 21 omicidi colposi e reato di disastro ambientale. Condanna ad 8 anni e mezzo di reclusione invece per l’ex dirigenza di Finmeccanica, Giorgio Zappa e Pietro Nardi; mentre sono stati condannati a 6 anni Fabio Riva e Capogrosso.

Un primo grado concluso con condanne pesanti, nato per chiarire le cause che hanno visto nell’ultimo decennio (dal 2004 al 2010), la morte di circa 15 operai per mesotelioma pleurico e cancro ai polmoni. Una sentenza emblematica, significativa, come spiega Luciano Carleo, responsabile di ‘Controamianto’, una delle associazioni che insieme ad ‘osservatorio amianto’, CGIL e famigliari degli operai deceduti, si sono costituite parte civile nel processo.

A pochissimo dalla sentenza, arriva il messaggio di Claudio Riva, il quale dichiara il prossimo lunedì si deciderà il da farsi sull’Ilva. Tra gli imputati, vi era anche il nome di Emilio Riva, scomparso il mese scorso.

 Elena Ricci 

 

viv@voce

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