Con “PugliaCapitaleSociale” 140.000 euro per il welfare del territorio tarantino

Con “PugliaCapitaleSociale” 140.000 euro per il welfare del territorio tarantino

E se i nonni un giorno scioperassero che accadrebbe in Italia?

 

Quanta vale il loro capitale sociale a livello nazionale? Solo il lavoro che svolgono i nonni a favore dei figli, accudendo nipoti o coprendo altre esigenze, vale 18 miliardi di euro, in pratica tre volte i 6 miliardi di euro che il “pubblico” spende nel welfare ogni anno!

Per valorizzare e promuovere il capitale sociale delle comunità locali nell’ambito dei sistemi territoriali di welfare, l’Assessorato al Welfare della Regione Puglia ha emanato un anno fa l’Avviso Pubblico “PugliaCapitaleSociale” destinando 540.000 euro per l’intera regione.

Oggi finalmente una good news: sette progetti, con capofila altrettante associazioni di volontariato di Taranto e provincia, sono state ammesse a finanziamento con “PugliaCapitaleSociale” ricevendo complessivamente così dalla Regione Puglia 140.000 euro, una boccata di ossigeno per il welfare del nostro territorio!

Alla presenza di Carlo Martello, presidente del Centro Servizi Volontariato di Taranto, di Piero D’Argento, referente dell’Assessorato Regionale al Welfare per il programma PugliaCapitaleSociale, e di Francesco De Giorgio, segretario generale della Camera di Commercio, i sette progetti sono stati presentati in conferenza stampa dai rappresentanti delle associazioni di volontariato.

“Con una dotazione complessiva di 540.000 euro – ha spiegato Piero D’Argento – l’avviso pubblico era stato emanato nella scorsa primavera a favore di comitati locali, con capofila un’organizzazione di volontariato, formati da soggetti pubblici e privati, organizzazioni non profit e organizzazioni datoriali. In particolare, il programma dell’Assessorato Regionale al Welfare, realizzato con la collaborazione dei Centri Servizi Volontariato pugliesi, è destinato a sostenere iniziative di cittadinanza attiva delle comunità locali e mira a promuovere innovazione sociale nei servizi sociali e sociosanitari territoriali attraverso il coinvolgimento dei cittadini, cui è chiesto un contributo di idee, di partecipazione, di impegno per migliorare il sistema di welfare”.

Carlo Martello ha poi detto che “relativamente all’Avviso Pubblico PugliaCapitaleSociale, nel corso del primo semestre dell’anno scorso il Centro Servizi Volontariato di Taranto ha svolto prima un’intensa attività di promozione presso le associazioni di volontariato locali, e poi di assistenza nella elaborazione e presentazione dei progetti”.

Nel territorio provinciale di Taranto vi è stato un significativo riscontro all’invito di PugliaCapitaleSociale da parte delle comunità locali, che nelle organizzazioni di volontariato coinvolte hanno trovato il perno intorno al quale costruire risposte ai crescenti bisogni che esse stesse esprimono.

Carlo Martello ha poi spiegato che “venti sono state le proposte pervenute da Taranto e provincia alla Regione Puglia in risposta all’Avviso Pubblico, delle quali ben sette sono state ammesse a finanziamento – ognuna finanziabile per massimo 20.000 euro – complessivamente per circa 140.000 euro: più di un quarto dell’intero plafond disponibile a livello regionale!”

Gli ambiti del sociale in cui si svilupperanno le attività dei sette progetti ammessi a finanziamento, ognuno dei quali vede una associazione di volontariato locale quale capofila, sono particolarmente diversificati.

Il progetto “Genitori non si nasce…” di AttivaLizzano di Lizzano fornirà servizi alle giovani coppie in attesa di un figlio o con un neonato, “I pony della solidarietà” dell’Auser di Taranto realizzerà servizi a domicilio per gli anziani “over 65”, il progetto “ma(D)re” di Contro le barriere di Taranto servizi per rendere fruibile il mare e la città ai portatori di handicap. Con “RI-BICI, un pedale per tutti” Sherwood di Grottaglie rimetterà in funzione vecchie biciclette in disuso dei cittadini educandoli al riciclo; con “Dai il 5…” l’A.I.D.A. di Martina Franca promuoverà processi di inclusione sociale e metterà in rete il terzo settore con altri soggetti territoriali. Con “Occhi per guardare” la Fa.di.a di Grottaglie attiverà le potenziali capacità e autonomie di giovani diversamente abili, mentre con “Gens. Percorsi di genitorialità diffusa e sostenibile” GenitoriAmo di Taranto realizzerà, tra l’altro, servizi con buone prassi rivolti a famiglie in stato di temporanea difficoltà e disagio socio-economico

Taranto, 29 maggio 2014

Per informazioni: addetto stampa CSV Taranto  Marco Amatimaggio: 392 9360437

Fa.di.a – Grottaglie: “Occhi per guardare”

Si tratta di in un intervento da realizzarsi con un gruppo di giovani diversamente abili, con problemi di disabilità psichica, di varia natura, ma con capacità e autonomie potenzialmente attivabili, estremamente elevate. Il progetto si articola in tre fasi operative.

La prima fase prevede un laboratorio fotografico “Io e il mondo”, durante il quale i giovani del gruppo-obiettivo sotto la guida di un fotografo video maker realizzano ritratti ai passati e foto d’ambiente, in vari punti della città, dove viene allestito un set fotografico all’aperto. Le foto diventano un percorso espositivo, curato direttamente dai ragazzi, sotto la guida di una gallerista/curatrice professionista.

I vari momenti della foto-mostra diventano il materiale di partenza per un road movie che racconta l’esperienze da portare nelle scuole, nei luoghi di aggregazione “dimenticati” e di disagio sociale. Anche in questo caso i ragazzi sono co-realizzatori delle attività. La logistica e gli spunti-proposta per l’avvio delle fasi I e II saranno realizzate con il contributo dell’associazione ARCA onlus, Utopia e Proloco.

La terza fase prevede un’azione/evento performativo “I protagonisti presentano e …si presentano. Viene realizzato un evento performativo di teatro- azione, nell’ambito del quale i membri del gruppo si presentano e propongono il loro vissuto, in questa fase i ragazzi sono coordinati dai responsabili del gruppo teatrale dell’Associazione I senza Vergogna.

 GenitoriAmo – Taranto: “Gens. Percorsi di genitorialità diffusa e sostenibile”

La proposta progettuale si sviluppa in tre linee di intervento: 

1. Servizi diretti, innovativi e/o sperimentali, importazione di buone prassi rivolti ai beneficiari diretti, le famiglie in stato di temporanea difficoltà e disagio socio-economico quali visite mediche gratuite, sperimentazione dell’affiancamento familiare, brevi corsi sulla prevenzione degli incidenti domestici, laboratori giocosi tra genitori-figli e genitori-genitori;

2. La diffusione di una cultura della genitorialità diffusa, inclusiva, dedicata ad informare, sensibilizzare la comunità allargata di questo ambito socio-sanitario. Creazione sportello informativo, campagna informativa sull’affiancamento familiare e sensibilizzazione sulla mediazione intergenerazionale;

3. Una fase dedicata ad aggiornare, migliorare e indurre a fare metacognizione, a sviluppare la riflessività, l’intelligenza plurale dei gruppi e degli operatori, dei volontari e degli aspiranti tali di tutte le organizzazioni del ‘comitato locale’ aderente al patto per la sussidiarietà.

AttivaLizzano – Lizzano: “Genitori non si nasce…”

Il progetto prevede l’attivazione di servizi rivolti a giovani coppie in attesa di un figlio o con almeno un figlio neonato per accompagnarle in una delle esperienze più critiche del percorso di vita e diffondere buone prassi di accudimento dei figli per rispettare l’ambiente, tutelare la salute, favorire lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini e… alleggerire i costi nella crescita dei figli.

Le attività saranno realizzate dall’associazione di volontariato AttivaLizzano onlus e l’a.p.s. Prospettive di Sviluppo.

Il progetto sviluppa pratiche sostenibili nella crescita di un figlio (intese dal punto di vista della riduzione dell’impatto sull’ambiente, del risparmio economico e della valorizzazione dei prodotti locali) attivando:

– lo “Spazio dello scambio solidale”, uno spazio in cui saranno raccolti prodotti per l’infanzia in buono stato (abbigliamento, giocattoli, prodotti per l’infanzia come box, culle, fasciatoii) e l’attivazione del servizio di ritiro a domicilio.

Il “Laboratorio di riuso creativo” in cui sperimentarsi nel realizzare oggetti di uso quotidiano riutilizzando materiali di consumo;

– la fornitura per ogni coppia di genitori un kit di pannolini lavabili e biodegradabili e compostabili e la realizzazione di incontri sui loro vantaggi per la salute del bambino e dell’ambiente.

Parallelamente, il progetto promuove buone prassi di accudimento dal punto di vista psicologico, medico e giuridico con l’attivazione di un ciclo di incontri con esperti presenti nel territorio su diversi temi di interesse per le giovani coppie (l’allattamento e la nutrizione; la pulizia del viso, del corpo, degli indumenti, della casa; l’abbigliamento; l’attaccamento nei primi anni di vita; il riposino; le malattie; il pronto soccorso pediatrico; i capricci; le regole di convivenza; la promozione della lettura in età precoce; le favole per crescere; il gioco; la detersione e la disinfezione; lo svezzamento; il momento del vasino; la tutela dei diritti del minore e le responsabilità dei genitori).

Contro le barriere – Taranto:  “ma(D)re”

Fruibilità della città, del mare e dei servizi per le persone con disabilità (PcD) e per le persone con normalità (PcN): obiettivo generale è quello di far godere il bene comune “mare” anche alle persone che hanno disabilità. Perché un tarantino che ha un handicap è comunque un tarantino che adora il mare. E non può farne a meno. Ancor di più, vuole essere un cittadino tutto l’anno: a cominciare da casa sua, per le strade della città, quando ha bisogno di fruire di un servizio pubblico; quindi nel’ambito del progetto saranno sviluppati:

a) servizi diretti, innovativi e/o sperimentali, ed importazione di buone prassi, rivolti ai beneficiari diretti, ossia le persone con disabilità:

b) diffusione di una cultura del rispetto della dignità della persona, della cittadinanza attiva e responsabile, di una società più giusta e inclusiva: su tutti questi temi imbastiremo campagne di sensibilizzazione ed informazione rivolte alla comunità degli ambiti coinvolti e, con una visione olistica, verso l’intera opinione pubblica ionica.

Auser – Taranto: “I Pony della Solidarietà”

Si tratta di un intervento articolato di assistenza alla popolazione anziana di Taranto come risposta diretta ai bisogni degli anziani con l’intento di promuovere il volontariato tra i giovani e la solidarietà intergenerazionale. I Pony costituiscono un supporto alle reti dei servizi professionali nelle attività di “aiuto leggero”.

I servizi offerti rappresenteranno un sostegno alla domiciliarità della popolazione “over 65” con l’accompagnamento per terapie, visite mediche, spesa, acquisto medicinali, riscossione della pensione, disbrigo pratiche presso enti pubblici, visite a casa per compagnia e passeggiate. 

Sherwood – Grottaglie: “RI-BICI, un pedale per tutti

Il progetto “RI – BICI: un pedale per tutti” è rivolto a tutta la cittadinanza. Alla base vi è la consapevolezza che ogni famiglia, ogni cittadino ha nelle proprie abitazioni, nei propri depositi o garage delle biciclette inutilizzate. L’idea progettuale è di donare queste bici all’Associazione Sherwood, in modo che l’intera comunità possa riutilizzarle e riciclarle.

L’associazione potrà sistemare queste bici, fare una piccola manutenzione e poi destinarle ad altri cittadini bisognosi di un mezzo di trasporto ecosostenibile.

Con il presente progetto è infatti prevista no solo la consegna di biciclette e il loro ritiro (scambi unilaterali) ma anche il baratto / scambio (scambi bilaterali).

Si tratta, quindi, di una sorta di banca del tempo un po’ allargata.

L’obiettivo è di sensibilizzare la cittadinanza a riutilizzare, in una visione di riciclo e di non sperpero, le “risorse produttive” inutilizzate. L’attuazione di questa attività svilupperà, quindi, una rete sociale e di relazioni all’interno della comunità, favorendo la socializzazione la solidarietà.

 AIDA – Martina Franca: “Dai il 5 …”

Si tratta di un progetto all’incrocio tra promozione di processi di inclusione sociale, empowerment e promozione del volontariato. Punta ad accrescere la cultura della solidarietà sociale mettendo in rete terzo settore, servizi territoriali, scuole ed alcune aziende private eticamente sostenibili: insieme daranno vita ad attività che mireranno a traguardare una maggiore inclusione sociale delle PcD, accrescere le competenze di operatori, volontari e aspiranti tali di tutte le organizzazioni del “‘comitato locale” aderente al Patto per la sussidiarietà e per sensibilizzare la comunità allargata contro lo stigma della diversità, e gli stereotipi che provocano emarginazione.

Il gruppo target sarà composto da persone con disagio psichico e arriveremo a loro anche grazie all’uso di innovazioni tecnologiche: impianteremo una web radio prosociale – la prima di-del territorio – a Martina Franca presso i Laboratori urbani di “Arte Franca” mentre a Crispiano presso il Circolo Arci-Uisp sarà in uso una stampante 3D per realizzare prototipi di artigianato digitale a disposizione di chi vorrà scoprire le possibilità offerte da questa rivoluzione industriale ormai a portata di mano

viv@voce

Lascia un commento