SAVA. Muore dopo le dimissioni dall’ospedale di Manduria. Aperta l’inchiesta

SAVA. Muore dopo le dimissioni dall’ospedale di Manduria. Aperta l’inchiesta

Una savese sessantreenne è stata stroncata da un arresto cardiocircolatorio

Martedì 3 giugno. La procura della Repubblica di Taranto ha aperto un’inchiesta per la morte sospetta di una donna di Sava deceduta al momento del ricovero all’ospedale di Manduria. Le indagini che sono affidate ai carabinieri della compagnia di Manduria, sono partite a seguito della denuncia presentata dal marito della signora che era stata precedentemente ricoverata nello stesso ospedale per una infezione polmonare. Dopo dieci giorni di degenza, i medici del reparto di medicina che l’avevano in cura, l’hanno dimessa per avvenuta guarigione. Tornata a casa però, questo sostiene il marito, la donna non è stata bene e le sue condizioni sono peggiorate di giorno in giorno.

Sino a sabato scorso quando il suo stato di salute si è ulteriormente compromesso. I suoi familiari hanno quindi chiamato il medico della guardia medica che a sua volte, vista la gravità della paziente, ha fatto intervenire il 118. Trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Giannuzzi di Manduria, la sessantatreenne è stata stroncata da un arresto cardiorespiratorio. Inutili tutti i tentativi per rianimarla.

E’ scattata così la denuncia dei familiari che si sono presentati alla caserma dei carabinieri di Sava chiedendo di far luce sul presunto caso di malasanità. I militari, su disposizione del magistrato di turno, hanno già sequestrato tutta la documentazione medica relativa al periodo del primo ricovero sino al successivo intervento d’urgenza.

Sino a ieri nessuno dei sanitari coinvolti aveva ricevuto avvisi di garanzia. Disposta già l’autopsia che si farà tra o oggi e domani.

Nazareno Dinoi

FONTE

lavocedimanduria.it

viv@voce

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