Nuovo allarme emanato dalla Marina Militare: tubercolosi in Italia
I clandestini sbarcati da pochi giorni nel nostro Paese hanno contagiato i nostri soldati
A dare conferma di questa spiacevole notizia è stata la Marina Militare che, dopo aver effettuato i controlli sui militari impegnati nelle operazione di “Mare Nostrum”, sono risultati positivi al test di Mantoux, ossia, in maniera più esplicativa, lo screening che individua la presenza del micobatterio della tubercolosi.
Una notizia agghiacciante, soprattutto se pensiamo a ciò che è stato rilasciato dal leghista Salvini: ”Questa gente riporta malattie che avevamo sconfitto da anni”, un commento, un’affermazione che funge da attacco contro il governo Renzi, ma che, al suo interno, descrive una tragica realtà.
L’unico Paese in Europa che accoglie gli immigrati e non aiuta la gente del proprio Paese. Ciò è alquanto riprovevole, perché date le condizioni in cui riversa l’Italia è davvero vergognoso il comportamento assunto. Ovviamente, dare un aiuto è lecito ed umano, guai se non fosse così, perché, d’altronde, non è colpa loro se hanno avuto la sfortuna di nascere in un Paese in cui la carestia, le malattie e la guerra regnano imperterrite, ma, d’altro canto, la legge dovrebbe essere davvero uguale per tutti.
Bisogna essere obiettivi e non razzisti, questo è il punto cruciale che non deve farci cadere in fraintendimenti.
Ovviamente, la missione “Mare Nostrum” non è esente da qualsiasi tipo di precauzione, infatti, nonostante i dieci casi accertati che sono risultati positivi al test della tbc, gli operatori sanitari e tutti coloro che vengono in contatto con i clandestini sono armati di tute,guanti e mascherine. Malgrado ciò, il rischio paventato già qualche settimana fa da Matteo Salvini è divenuto una triste realtà.
Benché la Marina Militare cerchi di consolarci dicendo che nessuno di questi casi è in fase attiva o contagiosa, dall’altra parte ci sottolinea il fatto che la nuova ondata migratoria, parliamo di 50mila clandestini a partire dall’inizio dell’anno, hanno riportato in Italia malattie che erano finite, ormai, nel dimenticatoio, come la tbc e la scabbia.
Purtroppo, la situazione si sta divenendo sempre più seria ed allarmante e i tentativi di poter cambiare rotta o,comunque, chiedere una mano agli altri Stati Europei sembra davvero lontano. Dato che noi siamo i più vicini alle loro coste, siamo costretti a “subire” tutto ciò che deriva da questi sbarchi, ma se vogliamo davvero porre la parola “fine” o, almeno, tenere la situazione sotto controllo senza diffondere malattie fatali, cerchiamo di diffondere la notizia e far muovere il Governo assieme a quello delle altre Nazioni.
Eleonora Boccuni