CAMPI SALENTINA. Chiusura del centro IMID
Insorgono gli ammalati
«Pari dignità della cure e pari accessibilità alle cure. Perché vogliamo vivere e non sopravvivere». Questo il grido d’allarme e la denuncia dei pazienti avvelenati a più livelli da metalli pensanti che a margine della chiusura del centro IMID di Campi Salentina hanno promosso per domani, sabato 14 giugno alle ore 9,30 all’Hotel Patria di Lecce una conferenza stampa. Un momento di riflessione per rilanciare un messaggio di aiuto affinchè la sanità pugliese e nazionale focalizzi la sua attenzione su delle malattie che sono in costante e silenziosa crescita; patologie che hanno bisogno di un approccio sistemico da parte di tutto il personale sanitario, malattie che tendono a diventare invalidanti e troppo spesso vedono il paziente in un devastante peregrinare tra strutture non in grado di dare il giusto supporto medico e psicologico.
Porteranno la loro testimonianza i pazienti affetti da Mcs, sensibilità chimica multipla, da Snas, sindrome da allergia sistemica al nichel, e quanti nel centro IMID di Campi Salentina avevano trovato un centro di specializzazione e un punto di riferimento.
Nel corso della conferenza stampa che vedrà la partecipazione di Anna D’Amico, donna coraggio simbolo di questa battaglia di civiltà e di libertà, sarà moderata dalla giornalista Monica Caradonna, parte della schiera degli “invisibili”, e vedrà la partecipazione di ammalati, forze sociali, rappresentanti delle associazioni di categoria e del Tribunale dei diritti del Malato, saranno rilanciati i temi della dignità delle cure, dell’accessibilità alle prestazioni sanitarie e la necessità di una revisione normativa con un appello alla politica tutta senza distinzione partitica affinchè si faccia carico di un diritto negato, quello alla salute.
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Monica Caradonna
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