TARANTO. Arrivo migranti. “Scelta sbagliata”
Da Gregorio Mariggiò, portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il territorio sembra essere isolato e le istituzioni e le realtà del volontariato sembrano muoversi come monadi impazzite con enormi problemi di coordinamento. La Puglia è stata sempre una terra ospitale. Fra le cose di cui possiamo essere orgogliosi vi è sicuramente la generosità con cui, per primi e molto tempo unici in Italia, abbiamo accolto diseredati di ogni provenienza, assicurando loro ricovero, conforto e autentica solidarietà. Per noi Verdi, in particolare, l’attenzione ai problemi del Sud del mondo non è solo un corollario, ma parte integrante della nostra visione politica: crediamo infatti che solo un’equa distribuzione delle risorse e la fine dello sfruttamento neocolonialistico nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo possa assicurare pace e benessere anche ai popoli economicamente più evoluti. Detto questo, però, non possiamo fare a meno di esprimere alcune perplessità di fronte al fatto che il Governo abbia scelto Taranto come la prima e per ora unica destinazione per l’accoglienza e lo smistamento dei rifugiati. Tale scelta si sta rivelando inefficace e sbagliata anche perché il territorio sembra essere isolato.
Le istituzioni e le realtà del volontariato sembrano muoversi come monadi impazzite con enormi problemi di coordinamento. Sembra mancare un coordinamento tra il Governo centrale e le istituzioni locali che si è tradotto finora nella oggettiva difficoltà di capire cosa serve e dove, visto che gli ospiti sono alloggiati in zone diverse e lontane della città. A ciò l’associazionismo ha supplito con la creazione di un coordinamento virtuale tramite social network per cercare di gestire le numerose offerte di doni e di tempo messi a disposizione dai tarantini, orientandole dove ce ne è più bisogno. In sostanza i volontari si stanno sostituendo alle istituzioni e chiedono, a tutti i cittadini, medicine, acqua, indumenti intimi. Alcuni volontari non dormono e non tornano a casa per mancanza di assistenza e ricambio.
Mancano soprattutto medici e mediatori culturali. Insomma, pare che il Governo non abbia una strategia nazionale seria e dimostra incapacità nell’affrontare la situazione. Il tutto a scapito dei rifugiati, dei volontari e degli Enti locali. Con questa nuova ondata di migranti, che le vicissitudini storiche hanno portato a bussare alla nostra porta, appare palese quanto sia infinita la generosità dei tarantini, in lotta contro le aziende inquinanti e per una migliore aspettativa di vita.
Gregorio Mariggiò – Portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto