Nuovi autovelox sulla litoranea San Cataldo – Otranto a Lecce
Grande danno d’immagine per il Salento. La “trappola” degli automobilisti perpetrata dall’ente provincia di Lecce. Ma le Province non erano “finite”? Si preannuncia una stagione estiva infuocata per i ricorsi
Sono già decine e decine i ricorsi che lo “Sportello dei Diritti” sta predisponendo per conto dei cittadini che in maniera seriale vengono multati dalle due nuove postazioni fisse di autovelox poste in un tratto con limite a 50 km/h da parte della Provincia di Lecce sulla litoranea che collega San Cataldo, marina di Lecce, ad Otranto nel tratto nei pressi dei laghi Alimini. Ed in tal senso, arrivano le segnalazioni e denunce via email dei cittadini come quella del signor Luciano Esposito di Otranto assai significativa che per tali ragioni riportiamo integralmente: “Ti mando le foto incriminate dei due autovelox fissi collocati (uno addirittura in curva) sulla strada per gli Alimini e uno verso Otranto … entrambe le postazioni (a prescindere dai cartelli precedenti) non visibili come previsto dal c.d.s. nè di giorno (che si confondono con l’ambiente circostante) nè soprattutto di notte.
Vi è di più che su una postazione vi è un cartello del controllo automatico ma serve solo a confondere gli automobilisti perchè pensano che sia l’informazione per un controllo successivo alla postazione ….Sembra siano tenuti in funzione a quanto pare 24/24 e senza la presenza degli agenti (anche perchè li non potrebbero neppure sostare) e la legge come sai vieta la collocazione degli autovelox fissi in tale tipologia di carreggiata a due sole corsie“.
Ciò che stupisce, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” al di là degli aspetti di legittimità già oggetto dei ricorsi che stiamo facendo depositare ai cittadini che ci hanno cointeressato della questione, specie perchè molti, multati in via seriale nella gran parte dei casi con un verbale all’andata ed uno al ritorno da Otranto o viceversa, è che i due strumenti siano stati installati dall’ente provinciale proprio quando le funzioni di tali tipi di enti dovrebbero esaurirsi, mentre si continua a tentare di “far cassa” in maniera assai subdola, perchè molte infrazioni risultano essere effettuate per pochi chilometri orari di differenza rispetto ad un limite assai basso, fissato in 50 km/h in quel tratto, notoriamente trafficato nei periodi estivi.
Il problema più grande che si pone è il grande danno d’immagine che si preannuncia nei prossimi mesi a danno di quel tratto di costa che insiste nel comune di Otranto, quando migliaia di turisti, dopo le loro vacanze nel Salento, si vedranno recapitati verbali rilevati da postazioni autovelox fisse che appaiono più come “trappole” per automobilisti che finalizzate a precipue esigenze di sicurezza stradale.