SAVA. Da facebook: “Penso a quelle esperienze che non potrai vivere più …”
Il paese piange la perdita di un giovane savese. Un messaggio da un giovane che c’è ad un giovane che non c’è più …
Non é il dolore che discuto: la morte fa male sempre, che si muoia a 80 anni oppure a 40; credo allo stesso modo che la morte di un giovane sia più difficile da accettare rispetto a quella di un anziano, perché penso a tutte quelle esperienze che si potrebbero vivere e che invece non si vivranno.
Immagino avrai avuto i tuoi progetti, le tue aspirazioni, i tuoi desideri, e il fatto che non potrai mai più realizzarli; immagino avrai avuto i tuoi amici, e penso a ciò che proveranno ogni volta che vorranno organizzare un’uscita insieme e non potranno telefonarti.
Immagino i tuoi professori e la fatica che faranno ogni volta che, facendo l’appello, dovranno saltare il tuo nome; e immagino i tuoi compagni di scuola, per i quali il tuo banco continuerà a rimanere, anche se vuoto.
Non voglio immaginare il dolore dei tuoi parenti, e soprattutto quello del tuoi genitori: se c’è una natura, per un genitore sopravvivere ad un figlio é contro natura. Per quel che puoi aiuta chi ti ha voluto bene a superare la tua morte.
Antonio Nardella