Aps Fondazione Taras 706 a.C. Resoconto cda del 25/6

Aps Fondazione Taras 706 a.C. Resoconto cda del 25/6

L’Aps Fondazione Taras 706 a.C. comunica che il cda del Taranto FC 1927 ha approvato il 25 giugno la bozza del bilancio al 31-12-2013. Su questa dovrà esprimersi l’assemblea dei soci, che due consiglieri su tre hanno proposto di convocare il 10-07-2014

La Fondazione Taras ritiene tardiva questa data e, attraverso il suo amministratore, ha chiesto di anticiparla, considerando che l’11-07-2014 scadranno i termini per l’iscrizione al prossimo torneo di Lnd.

Bilanci.
Le risultanze evidenziate dai bilanci e dai dati contabili sottoposti all’attenzione del cda per gli anni 2013 e 2014 hanno rispettivamente determinato una perdita di bilancio e un debito consolidato del club; come noto, il codice civile vieta espressamente che questi dati vengano divulgati prima di essere approvati dall’assemblea dei soci e poi depositati in camera di commercio

Il presidente Fabrizio Nardoni ed il suo vice Mario Petrelli hanno manifestato la volontà di non proseguire l’esperienza calcistica e di cedere le proprie quote gratuitamente, garantendo responsabilmente la copertura dei debiti e, soprattutto, nelle more della trattativa di cessione, l’iscrizione al prossimo campionato di serie D.

Trattative.
Nel corso del consiglio di amministrazione, il presidente Nardoni ha illustrato le proposte a lui direttamente pervenute da parte di imprenditori interessati a subentrare nella gestione del Taranto FC 1927.

La prima ipotesi non rientra nella fattispecie della cessione e prevede un’importante sponsorizzazione dell’imprenditore Domenico Cerruti, che non rileverebbe il club, determinando una continuità gestionale che non collima con la dichiarata volontà del presidente e del vice presidente di porre fine all’esperienza calcistica rossoblù.

Una seconda proposta viene dagli imprenditori campani Domenico e Francesco Campitiello, titolari della «Jomi spa». Essa prevede la cessione non onerosa dell’82% quote delle quote e la copertura della massa debitoria fino a 200 mila euro.

La terza ipotesi vede come protagonista l’imprenditore barlettano Pasquale Di Cosola: la sua offerta prevede 150 mila euro per l’acquisto del 55% delle quote della società.

Una quarta proposta sarebbe giunta telefonicamente, ma il presidente Nardoni non ha potuto fornire ulteriori dettagli in merito.

 

viv@voce

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