New York: la marijuana legalizzata come sostanza medicinale

New York: la marijuana legalizzata come sostanza medicinale

New York è il ventitreesimo stato USA che autorizza la cannabis terapeutica, mentre Washington quella ricreativa

 “Marijuana legale a New York”: questa è la notizia che, ultimamente, sta facendo il giro del web.  Una decisione presa in seguito alla famosa votazione del “Compassionate Care Act” (alla fine del mese scorso) che, prevedeva, la legalizzazione per uso medico della marijuana. In conclusione, la svolta decisiva, ossia: la decisione presa dal governatore Andrew Cuomo che ha firmato il disegno di legge che rende legale, per i pazienti affetti da gravi malattie come il cancro, l’HIV/AIDS o la sclerosi multipla, la marijuana.


Per chi, invece, non fosse in grado di fumarla, avrà la possibilità di poterla acquistare in preparati commestibili, tinture e pillole, oppure si potrà inalare il farmaco grazie a dei vaporizzatori.

Attualmente, il Dipartimento di Salute sta lavorando alle norme e alle procedure che i pazienti dovranno superare per avere accesso alla marijuana, dato che, come è stato ribadito dallo stesso Cuomo: ”La nuova legge entra in vigore immediatamente, ma ci vorrà un po’ di tempo prima che possa essere attuata”. Infatti, il governatore ha tenuto a sottolineare che: ”La legge che ho firmato è il risultato del giusto equilibrio di dare accesso alle cure a coloro che soffrono di malattie gravi, e l’impegno a proteggere la salute e la sicurezza pubblica da ogni minaccia che si possa creare”.

Un provvedimento assolutamente cautelare che assicura una giusta protezione alla popolazione, senza correre il rischio di abusarne in maniera impropria.

A Washington, invece, in maniera successiva al Colorado,sono state già emesse le prime licenze per la vendita di marijuana a scopo ricreativo. Una disposizione presa a distanza di ben 20 mesi dal referendum con cui, nel novembre 2012, i cittadini venivano invitati a votare in merito alla legalizzazione della cannabis per i maggiori di 21 anni. Il risultato, con oltre il 55% dei votanti favorevoli, ha permesso, in questo modo, di dare vita a un sistema che creerà un giro d’affari milionario, dal quale trarranno beneficio anche le autorità, grazie alle imposte. In Colorado, invece,la cannabis è stata legalizzata già dal primo gennaio.

Le richieste da parte dei coltivatori, di poter vendere la marijuana, sono davvero numerose. Attualmente, non è ancora chiaro in quanti potranno venderla, ma, le autorità, si aspettano più di 300 punti vendita in tutto lo Stato. Il primo, al momento l’unico, sarà Cannabis City a Seattle. Il prezzo della marijuana si aggira intorno ai 25 dollari per grammo, circa il doppio rispetto a quello della cannabis venduta a scopo terapeutico. La domanda per poter diventare coltivatore autorizzato, ha mobilitato più di 2600 persone, ma solo poco più di cento hanno ricevuto l’approvazione, mentre solo una dozzina ha il raccolto pronto per soddisfare le richieste.

Gli altri Stati del Paese stanno valutando l’ipotetica possibilità di legalizzare la vendita (fino a un’oncia, cioè 28,35 grammi), il consumo e la coltivazione della cannabis a scopo ricreativo.

Fino ad ora, 23 Stati e il District of Columbia hanno reso legale, a vari livelli, l’uso della marijuana a scopo terapeutico e 17 Stati hanno depenalizzato il possesso di cannabis.

Eleonora Boccuni

viv@voce

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