TORRICELLA. Turco: “Ma i Consiglieri comunali pagano i tributi?”

TORRICELLA. Turco: “Ma i Consiglieri comunali pagano i tributi?”

Nota stampa dell’ex sindaco, ed ex Consigliere comunale, Giuseppe Turco

“Potrebbe riservare una sorpresa amara sul piano squisitamente politico e morale la risposta ai chiarimenti formulati dal consigliere Delliponti e dal sottoscritto Peppo Turco al responsabile dell’ufficio tributi del Comune di Torricella in merito al regolare pagamento dei tributi da parte dei consiglieri, assessori, ex consiglieri , ex assessori di questa legislatura. La pressione fiscale si fa sempre più stringente e le norme per chi evade ancor più dure, questo serve naturalmente a colmare le minori entrate provenienti dai trasferimenti da parte dello stato garantendo i servizi essenziali, spesso purtroppo ad essere inadempiente sono in genere proprio coloro che forti del loro ruolo istituzionale decidono aliquote mettendo in campo le strategie necessarie a tamponare e a far emergere la piaga dell’evasione.

Per esempio il comune di Torricella in data 18-10-2012 grazie ad una delibera di giunta comunale decise giustamente di garantire all’ufficio tributi un incentivo per scovare ed eseguire i dovuti accertamenti su eventuali situazioni anomale sotto il profilo dei tributi e naturalmente sull’ adeguatezza degli immobili per categoria di accatastamento, di sicuro involontariamente qualcosa è sfuggito nonostante il compenso del 5 per cento in aggiunta agli istituti previsti in sede di contrattazione collettiva nazionale sul riscosso dell’attività di accertamento.

Se può essere giustificato un cittadino che non riveste ruoli istituzionali tali da influenzare gli eventuali accertamenti in un momento di crisi economica profonda non lo è e non può essere giustificato un assessore, un consigliere che ha il dovere morale di pagare i tributi comunali, sarebbe ancor più grave se alcuni tributi fossero stati prescritti senza aver seguito l’iter previsto dall’avviso bonario alla riscossione coattiva. Mi auguro, così come penso che ciò non sia accaduto involontariamente nella nostra comunità nell’ultimo ventennio. Bene ha fatto il consigliere Delliponti a chiedere delucidazioni sulla situazione dei consiglieri per onorare quella trasparenza amministrativa sempre decantata in tutta Italia ma di fatto quasi mai applicata.

Il problema è molto più delicato di quanto ognuno di noi può pensare,infatti un consigliere che ha un debito liquido ed esigibile è incompatibile con la carica che riveste e la sua convalida non può e non deve avvenire, questo sul piano squisitamente tecnico politico sul piano morale se venisse accertato un eventuale dolo evidente dalla volontà pluriennale di evasore , allora la situazione sarebbe molto grave e altre istituzioni dovrebbero intervenire. Noi cittadini abituati al rispetto dello stato e delle leggi continueremo a pagare enon saremo influenzati da eventuali cattivi ed immorali esempi che potrebbero venire dalle istituzioni.

Certo è , che per un sindaco di un qualsiasi paese della nostra repubblica trovarsi un simile problema e risolverlo deve essere un bel fare. Io ho imparato una cosa , che la verità anche se scottante emerge sempre quando pensi di averla sotterrata. Con questo non si vuole accusare nessuno , fino a prova contraria ritengo gli attuali amministratori, sindaco, consiglieri, e dipendenti, immacolati sotto tutti i punti di vista, ma è necessario per il rispetto che dobbiamo a tutti i cittadini, rendere il palazzo comunale trasparente per non ingenerare cattivi pensieri”.

Giuseppe Turco

viv@voce

Lascia un commento