SAVA. Quando la quotidianità non è vista da un’amministrazione, allora la cosa è seria

SAVA. Quando la quotidianità non è vista da un’amministrazione, allora la cosa è seria

Le due vasche, quella di Piazza Risorgimento e quella di Piazza Spagnolo Palma, e le fontane pubbliche

Da diversi mesi lo stato di questi “oggetti” sono stati alquanto dimenticati da chi sta amministrando questo paese. Fosse solo  questa “dimenticanza” non sarebbe poi tanto un dramma. Ma il dramma è che questo è sotto gli occhi di tutti noi. In tutti i santissimi giorni. E ogni giorno tastiamo la vivibilità di questo nostro caro e amato paese. Oggi risulta soprattutto scordato da parte chi, qualche anno fa, si professava migliore e capace degli altri a prendere il timone della nostra Casa comunale. Casa comunale, questa, che ospita a pochissimi metri una delle due vasche sopra citate, ovvero quella di Piazza Spagnolo Palma.

Da diversi mesi lo stato dell’acqua al suo interno è stato citato diverse volte dal nostro giornale: acqua maleodorante, putrida e limacciosa. Assessori e sindaco sono quasi obbligati ogni giorno al passaggio davanti a questa vasca in quanto è una delle Vie più gettonate per entrare nel Palazzo comunale. Ma come hanno fatto a non “accorgersi” dello stato di conservazione dell’acqua all’interno della vasca? Come hanno fatto? Certo, d’estate quasi tutti portiamo gli occhiali da sole e magari quelli dei nostri amministratori hanno un colore più scuro rispetto a quelli normali e, probabilmente i loro occhi, con le lenti scure, non hanno notato quello che noi (e non solo questo giornale, ndr) da diverse settimane abbiamo scandagliato, a tamburo battente, per cercare che venisse cambiata l’acqua, oltre alla pulitura del fondo della stessa. Ma chè. Tutto questo non avveniva.

Ma mettevamo in moto gli strumenti che la nostra democrazia ci dà per valere i nostri diritti e al tempo stesso la salvaguardia dell’igiene pubblica visto che in tutti i comuni, Sava compresa, il primo cittadino è il massimo responsabile della conduzione igienico-sanitaria e quindi è lui il chiamato in causa. Ci hanno ignorato da subito, ma questo non ci cambia la vita, anzi, della serie “Scrivi quello che vuoi che se ti va bene ti mandiamo a fanculo ma se scrivi male la querela ti aspetta dietro la porta”. Non ci tocca più di tanto questo famigerato motto. Forse, e questo non lo ha capito questa amministrazione, che più amministrano male il nostro paese e più noi faremo di tutto per mettere in evidenza tutte le smagliature evidentissime agli occhi (stavolta senza occhiali da sole, ndr) dei savesi.

Per la vasca di Piazza Spagnolo Palma, ovvero per la sostituzione dell’acqua, c’è voluta la denuncia alla Stazione dei Carabinieri di Sava e all’ASL servizio igiene di Manduria. A postu. Mò si ca stà capimu mejiu comu stamu cumbinati! Discorso diverso è stato per la vasca di Piazza Risorgimento. Dopo pochissime settimane dall’esposizione del problema da parte del nostro giornale il dottor Calasso Pasquale, presentissimo assessore ai Lavori pubblici savesi, ci ha fatto la “grazia”: o meglio, ha fatto cambiare l’acqua alla vasca! Ma se ci rechiamo oggi, notiamo questo: l’acqua sta già assumendo le sembianze di quella che è stata sostituita qualche settimana fa.

Altro tema, scabroso, sono le pubbliche fontane. Ce ne fosse una che funzionasse bene! Dico, solo una! Eppure, credo, che riparare una fontana non ci voglia un genio. Ci vuole solo la costanza, e il controllo del suo uso, specie perché trattasi di fontana pubblica, ovvero un servizio pubblico che deve funzionare correttamente ogni giorno. Ma chè. Anche queste sono in tilt per la buona parte. La domanda che ci poniamo, indirizzata a questo sindaco, a questi assessori, a questi consiglieri comunali della maggioranza è questa: avevate promesso di essere migliori degli altri. Bene, il paese vi ha creduto, due anni fa. Ed ora? Cosa state dimostrando? Guardate il paese e guardate le vostre illusioni. Affiievolite al primo squagliare della neve. Eh già, quando squaglia la neve si bene cosa c’è sotto …

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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