Forfait della Turci: “Non condivido il palco con Tosi”
“Terre del Negroamaro” a Guagnano, la cantante romana, Paola Turci, non parteciperà, in quanto non ha alcuna intenzione di condividere il palco con il sindaco leghista: Tosi
La notizia, pubblicata dal Quotidiano di Puglia-Brindisi, è stata prontamente commentata dal sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, che, dopo la decisione della cantante romana, Paola Turci, di non voler partecipare alla kermesse per non condividere il palco con lo stesso, ha deciso di esprimersi a sua difesa: “Leggo su un quotidiano pugliese che la cantante Paola Turci ha deciso di non partecipare al Premio Terre del Negroamaro, in programma a Guagnano il 22 agosto, perché non intende condividere il palco con il sottoscritto, in quanto sindaco leghista.
Liberissima di farlo, ma clamorosamente incoerente. Il fatto che il sottoscritto sia sindaco di Verona, infatti, non le ha impedito l’anno scorso di partecipare (non credo proprio gratuitamente) al Teatro Romano (di proprietà del Comune di Verona) alla rassegna “Venerazioni”, promossa per giunta (quindi con costo scontato del suddetto Teatro) dall’Amministrazione comunale a guida leghista. Cosa non si fa per farsi pubblicità! Comunque, se Paola Turci vorrà, in futuro, ripetere un evento come quello da noi co-organizzato nel nostro Teatro Romano, la accoglieremo sempre volentieri: non siamo antidemocratici, e non facciamo discriminazioni, come fa lei”.
Sicuramente, il sindaco di Verona utilizza l’arte del saper parlare, strategicamente per difendersi, senza, però, accorgersi di quanto sia ridicolo ciò che ha espresso e quanto in basso sia caduto sottolineando aspetti che toccano il campo economico/finanziario di un evento che, ormai, fa solo parte del passato. La scelta e la vergogna della cantante romana, simboleggiano un pensiero comune di molti, soprattutto, in seguito a tutte le vicende emerse che vedono protagonista proprio Tosi in persona.
Ridicola, poi, l’ultima frase del sindaco veronese che, soprattutto, con la locuzione “Non facciamo discriminazioni”, ha voluto evidenziare il concetto inverso dell’ideologia veronese. Evidentemente Tosi utilizza l’effimera figura della cosiddetta “faccia di bronzo”, soprattutto dopo essere stato in Calabria ed essersi fatto una cultura con i “Bronzi di Riace”… che li siano serviti per esprimere ideologie che i veronesi non abbracciano per niente? Molto probabilmente “sì”, dato che le discriminazioni sono come il pane quotidiano per il “suo popolo” e, dato che il primo cittadino rappresenta la città, lo sarà, in primis, per lui.
Eleonora Boccuni