Taranto. TEMPA ROSSA. BONELLI: “STEFANO GIOCA DUE PARTI IN COMMEDIA. TEMPA ROSSA VOGLIONO REALIZZARLA”
Da Angelo BONELLI, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il Sindaco Stefano su Tempa Rossa , come sull’Ilva, gioca due parti in commedia. A Taranto dice che è contro ma a Roma concorda strategie per non opporsi al progetto. Il 14 luglio scorso il consiglio comunale di Taranto approvò tre documenti tra cui quello dei Verdi per Taranto Respira per il No al progetto Tempa Rossa. Già quel giorno avevo informato il sindaco Stefano che un semplice No del comune a Tempa Rossa se non motivato non avrebbe prodotto alcun effetto per fermare il progetto dell’Eni. Il modo per fermare questo progetto , ed era scritto nel nostro documento, che comprometterebbe l’economia, ambiente e salute dei tarantini, sarebbe quello di approvare da parte del comune il recepimento da parte degli strumenti urbanistici il DM 9 maggio 2001 in materia di direttiva Seveso. Il progetto Tempa Rossa con questa variante non potrebbe essere realizzato perché la direttiva Seveso prevede distanze di sicurezza e vincoli precisi per nuovi insediamenti vicino raffineria.
Purtroppo sino ad oggi la giunta Stefano non ha prodotto alcuna delibera di variante che recepisca la direttiva Seveso e al ministero dello Sviluppo Economico e a quello dell’Ambiente le procedure autorizzative vanno avanti senza alcuna opposizione del comune e della regione Puglia. Il sindaco Stefano non è la prima volta che attua la strategia di non dire nulla sul piano formale: lo fece con l’AIA sull’Ilva del 2010 dove non depositò nessun parere del comune e oggi lo ripete con Tempa Rossa. Rilascia interviste dicendo che lui si oppone, ma non fa quello che un sindaco dovrebbe fare, maI la città era stata cosi raggirata.Il futuro di Taranto non può essere quello di un’economia basata sui veleni, bensi deve puntare su un’altro modello che è possibile come a Bilbao. Un anno fa abbiamo presentato il progetto di conversione industriale di Taranto che darebbe oltre 20 mila nuovi posti di lavoro e trasformerebbe Taranto nella città di collegamento tra Europa -nord Africa medioriente e Oriente.
Angelo BONELLI
Coportavoce nazonale dei Verdi
Questol ODG dei Verdi-Taranto Respira sul progetto Tempa Rossa approvato dal consiglio comunale il 14 luglio scorso
di indirizzo, vincolante per Sindaco e Giunta comunale
Oggetto : Progetto Tempa Rossa
Visto che le società petrolifere Total, Shell, Mitsui ed Eni hanno chiesto di poter utilizzare Taranto per trasferire 2,7 milioni di tonnellate annue di petrolio greggio proveniente dalla Basilicata dove realizzare lo stoccaggio, ricezione e smistamento del greggio e costruire nell’area del porto due serbatoi da 180 mila metri cubi;
Considerato che si rendono necessari per realizzare questo progetto denominato Tempa Rossa alcuni interventi, che impongono una variante di piano regolatore del porto che deve essere approvata dal comune di Taranto;
Considerato che per questo intervento di variante del piano regolatore portuale si rende necessaria la VAS , valutazione ambientale strategica, che per quanto previsto dalla direttiva europea 2001/42/CE e dalla legge nazionale di recepimento è in questo caso di stretta ed esclusiva competenza della regione Puglia, e non dell’autorità portuale;
Considerato che la regione Puglia per realizzare la VAS al progetto in oggetto dovrà avviare secondo quanto previsto dalla convenzione di Aarhus e dalle direttive europee il coinvolgimento della popolazione e dell’amministrazione locale coinvolta, quindi anche il comune di Taranto;
Considerato che il progetto Tempa Rossa aumenta i fattori di rischio da incidenti rilevanti, disciplinati dalla direttiva Seveso, in modo specifico nella zona dove dovrebbero essere realizzati i due serbatoi e il campo boe;
Considerato che le aree interessate al progetto Tempa Rossa rientrano ai sensi del D.M. 9 maggio 2001 nelle aree di danno individuate dal PEE ( piano emergenza esterno ) della raffineria ENI cosi come disciplinato dal decreto 293/2001;
Considerato che analogamente a quanto precedentemente citato, il campo boe sarà interessato da un aumento di petroliere (fino a 140 circa) e quindi da operazioni di carico delle stesse e che il campo boe è caratterizzato come zona di sicuro impatto dal PEE riguardante la raffineria e dal piano di sicurezza portuale;
Considerato che il comune di Taranto ad oggi non ha approvato la variante di piano regolatore sulla base di quanto previsto dal DM 9 maggio 2001 in osservanza al DM 293/2001 che impone distanze di sicurezza e vincoli precisi per nuovi insediamenti;
Considerato che la variante al piano regolatore proposta dall’autorità portuale, che consentirebbe la realizzazione del progetto Tempa Rossa, entra in contrasto con la variante di piano regolatore necessaria per rispettare quanto previsto dal DM 9 maggio 2001 in rispetto al DM 293/2001, alla direttiva Seveso e da quanto previsto dal PEE della raffineria;
Considerato altamente probabile il rischio di versamenti di idrocarburi, di collisioni, come descritto nel rapporto dell’UNEP delle nazioni unite che fissa in 150.000 tonnellate annue il petrolio che per varie cause viene sversato in mare;
Considerato che quanto precedentemente citato aumenta i rischi da incidenti rilevanti;
Considerata la necessità di garantire uno sviluppo economico diverso del territorio tarantino, che parta dal potenziamento e valorizzazione del trasporto merci, passeggeri-turistico e della realizzazione del District Park che invece con la realizzazione del suddetto progetto risulterebbe compromesso con danni all’economia;
Considerato che l’aumento delle estrazioni petrolifere in Basilicata e il progetto Tempa Rossa, tra di loro collegati, rappresentano un aumento del rischio d’inquinamento della sorgente del Pertusillo nonché un aumento dei rischi ambientali legati a quei territori.
Considerata la situazione di emergenza ambientale e sanitaria in cui si trova il territorio tarantino. Emergenza confermata da diverse perizie epidemiologiche ultima quella dell’ISS, istituto superiore di sanità,che ha fornito dati drammatici come ade esempio quelli relativi all’incidenza delle malattie tumorali di +54 % tra la popolazione dai 0-14 anni e un aumento della mortalità infantile del +21%;
Visti gli studi epidemiologici dell’ISS (studio Sentieri) e della Procura della Repubblica di Taranto (divenuto elemento di prova nel procedimento penale “Ambiente Svenduto“) che hanno scientificamente dimostrato la relazione tra inquinamento e aumento delle patologie–mortalità nella popolazione residente tarantina;
Considerato che nelle certificazioni prodotte da ENI spa riguardo al progetto Tempa Rossa, viene dichiarato un aumento delle emissioni diffuse pari al 12%;
Considerata la necessità, l’urgenza e l’obbligo che la legge e la Costituzione italiana impongono all’amministrazione comunale di Taranto di tutelare la salute dei cittadini tarantini già fortemente esposti negli anni a livelli di inquinamento, che indipendentemente dai limiti previsti dalla legge, hanno aggredito salute, ambiente e attività economiche importanti quali l’agricoltura, l’allevamento, la mitilicoltura , il turismo e il commercio.
Il Consiglio Comunale
Impegna:
1) il sindaco di Taranto,la giunta comunale e consiglio comunale ad approvare la variante di piano regolatore che recepisce quanto previsto dal DM 9 maggio 2001, del PEE della raffineria Eni e del piano di sicurezza portuale in osservanza al DM 293/ 2001 e ai criteri della direttiva Seveso a garanzia e tutela della sicurezza della popolazione tarantina dal rischio di incidente rilevante;
2) ad esprimere un parere negativo alla variante di piano regolatore per la realizzazione del progetto Tempa Rossa anche perché in contrasto con la variante succitata;
3) ad esprimere per le ragioni narrate in premessa un parere negativo al progetto Tempa Rossa in considerazione dell’urgenza, necessità e obbligo da parte dell’amministrazione comunale di tutelare la salute della popolazione nonché l’ambiente del territorio;
4) ad esprimere un parere negativo al progetto Tempa Rossa perché in contrasto con uno sviluppo diverso della realtà portuale che dovrà basarsi su un aumento delle potenzialità del traffico merci e passeggeri/ turistico e della realizzazione del necessario District Park incompatibile con il progetto in oggetto;
5) Impegna il sindaco ad inviare questo parere al governo nazionale e alla regione Puglia entro 3 giorni dall’approvazione del presente documento, in considerazione della scadenza del 30 luglio data dal governo all’amministrazione comunale per l’adozione del parere sul progetto Tempa Rossa.
Angelo BONELLI
Consigliere comunale Verdi per Taranto Respira