SAVA. Le incredibili storie delle buche e dei rifacimenti stradali. Questa è la volta della buca di Via Dante angolo Via Battisti
Ovvero, come viene buttato il denaro pubblico dall’amministrazione IAIA. E con i lavori da rifare!
Spesso, e credo che sia dappertutto così, quando vengono effettuati i lavori pubblici c’è una “tolleranza” incredibile. Sia da parte di chi li esegue e sia da parte di dovrebbe controllare l’esecutore. A Sava, lo scorso anno, è stato fatto un tratto di strada nuovo senza la scarificazione e senza controllare le nuove pendenze. Oggi vediamo questo: le strade, o meglio le acque, che confluiscono su detta via tornano indietro!
Altro particolare, e quindi mancando la scarificazione, è dovuto dalla visione dei tombini dell’acquedotto. Tutti sottoposti di almeno dieci centrimetri! Quindi, è stato messo catrame su catrame il quale ha portato ad una sopraelevazione del livello stradale causando i problemi sopra citati. Ma se il tema, oggi, è quello delle buche è bene citare il costo delle medesime.
Nella passata primavera una buca, a dire il vero non profonda, di circa mezzo metro quadrato venne liquidata dall’ufficio del Patrimonio savese alla “modica” cifra di 250 euro (iva esclusa). Il “bello” di questa buca fu questo: come il giorno stabilito fu chiusa dalla ditta esecutrice, così il giorno seguente fu rotto il manto stradale (nello stesso punto) in virtù di una sistemazione alla rete idrica! Andiamo avanti. Citiamo ancora un caso e poi andiamo alla buca del titolo.
Nel passato autunno, sempre una ditta esecutrice, si arma di asfalto fumante e batte al tappeto alcune strade di intenso traffico. Via Mazzini, o Via per San Marzano, se è più comodo intuire: vengono chiuse le buche con l’acqua che ancora era stagnante! Quindi, il catrame messo a dimora fa fuori uscire l’acqua. Lavoro idoneo? Per nulla. Alla prima pioggia, il tutto viene smantellato. E ci risiamo: soldi del contribuente buttati al vento.
O meglio, elargiti in modo vergognoso alle ditte che fanno a gara per entrare nella grazia dell’amministrazione IAIA. Senza alcun controllo, ognuno è padrone di fare ciò che vuole. Ma con i soldi degli altri s’intende! Prima di questa estate un lettore ci chiama e ci dice che c’è qualcosa di “eccezionale”. Qualcosa, secondo lui, degna di scandalo. Non è un campanello d’allarme a vuoto. Infatti mi reco in Via Dante angolo Via Cesare Battisti e che noto?
Un piccolo ammassamento di catrame nuovo (ancora fumante) e una buca al fianco. La foto sopra è stata fatta l’altro ieri e calcoliamo che sono passati quasi cinque mesi dall’accaduto … lo stato delle cose sta ancora così! La buca c’è e il catrame che, potenzialmente, doveva servire per la sua chiusura è al fianco!
Voi, cari lettori, dite che qualche amministratore ha fatto qualche passo verso chi aveva l’incarico di sistemare quella buca? Non credo affatto. Il tutto viene testimoniato dallo stato del luogo odierno! Voi cari lettori credete che la ditta non ha battuto cassa per quella buca?
Giovanni Caforio