SAVA. Via Aosta, uno dei tanti problemi della zona “cimitero vecchio”

SAVA. Via Aosta, uno dei tanti problemi della zona “cimitero vecchio”

Ovvero, come convivere con fango, pozzanghere e polvere 365 giorni all’anno

Non ci stancheremo mai di dire che questa zona del paese ha fatto fare quattrini a tutti: tranne a chi ha avuto la “sfortuna” di farsi la casa in questa zona del paese. Tantissimi caseggiati, tantissime famiglie residenti reclamano, giustamente, i servizi da oltre 15 anni. Servizi pagati con gli oneri di urbanizzazione. “Alcuni 10 mila euro, altri 20 mila euro … tutti soldi pagati al nostro Comune per ottenere la Concessione edilizia”, è l’affermazione di un residente.

Già, la concessione edilizia. Perché qui non si parla di abusivismo, qui si parla di porzioni del nostro feudo urbano soggetto alla legalità. Cioè a quel modo in cui il committente sa già, prima di edificare, quello che deve fare. O meglio, essere autorizzato alla costruzione della propria abitazione e pagando su tutto gli oneri di urbanizzazione, oltre ai costi non indifferenti della progettazione tecnica. E oggi cosa spetta, vediamo un pò facciamo finta di fare gli indiani, al cittadino che chiede e dovrebbe ottenere dopo aver pagato? In primis l’allacciamento alla fogna pubblica. E qui lasciamo perdere che … non è stata roba per Sava! Ma le strade interne si! Ma l’acqua potabile si! Il gas si! La pubblica illuminazione si! E che manca ai giorni nostri? Le strade: un vero colapasta. Ottime per fare un sano motocross! Luce pubblica? Sono stati collocati dei pali di luce pubblica così a bassa intensità che alle candele fanno un baffo! Acquedotto? E che è? Roba dell’altro mondo? Cisterne a tenuta stagna, con tutti i rischi che si corrono. Allacciamento alla rete del gas metano? Una buona metà dei residenti lo ha.

Ma non basta. Assolutamente. Certo, non è colpa dell’amministrazione IAIA di questo, e ce ne guarderemmo bene dall’addossare le colpe a chi (in questo caso, ndr) colpe non ha. Ma vorremmo ricordare al sindaco pro tempore che fa di nome Dario IAIA che la zona “Cimitero vecchio” faceva parte del suo slogan elettorale. Aspettiamo la verifica di questo tema. Almeno di questo tema. Al tempo che stiamo, già a metà mandato amministrativo, pare difficile che alla fine del mandato riesca a mantenere l’impegno propagandisco elettorale  …

 Giovanni Caforio

viv@voce

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