TARANTO. Elezioni Provinciali
Comunicato Stampa dei Verdi per la Provincia di Taranto
Il 28 settembre prossimo consiglieri comunali e sindaci di tutta la provincia ionica voteranno per eleggere…se stessi! E’ questo il grande rinnovamento introdotto dalla legge n. 56 del 7 aprile 2014, recante “ Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”. I cittadini potranno così finalmente rendersi conto che le province non sono state per nulla abolite, mentre loro sono stati scippati del diritto di voto. Oltre tutto, il peso di questi grandi elettori è calcolato in base al numero degli abitanti del comune di appartenenza, per cui un consigliere comunale di Taranto “vale” 1050 voti, mentre uno di Roccaforzata ne vale 40.
Sull’onda del diffuso malcontento popolare riguardo agli eccessivi costi della politica, sfociato nella indiscriminata messa sotto accusa della cosiddetta “casta”, riparandosi dietro la necessità di riforme e cambiamento, si vanno ponendo in essere nel nostro Paese (governi Monti , Letta e Renzi) leggi e decreti che di fatto restringono gli spazi di democrazia, impedendo ai cittadini di intervenire nelle scelte che riguardano settori delicati della loro esistenza, quali la tutela del territorio, la salvaguardia dell’ambiente, la salute . E’ la dimostrazione di quanto abbiamo sempre affermato: che l’”antipolitica” uccide solo la buona politica, mentre la cattiva politica se ne avvantaggia.
Infatti, i settori di intervento delle province rimangono pressoché invariati: pianificazione territoriale, tutela e valorizzazione dell’ambiente (discariche), servizi di trasporto in ambito provinciale, costruzione e gestione delle strade provinciali, programmazione della rete scolastica, gestione dell’edilizia scolastica. Insomma, i centri di spesa non sono per nulla aboliti ma coloro che li gestiranno sono sottratti al controllo diretto dei cittadini. Il rischio che questo sistema alimenti una sorta di giostra dei furbi è concreto. Non a caso abbiamo letto in questi giorni che gli esponenti dei partiti maggiori, PD e Forza Italia, sotto i buoni auspici dell’On. Pelillo, si stavano adoperando per la ricerca delle cosiddette “larghe intese”, secondo quella che appare a tutti gli effetti la stessa vecchia logica spartitoria tante volte sino ad oggi applicata.
Inutile dire che le minoranze dissenzienti non ne sono per nulla rassicurate, in particolare gli ambientalisti della provincia ionica che hanno in questi anni udito fare ad alcuni esponenti di questi partiti affermazioni sconvolgenti e stranamente convergenti : che le emissioni fuggitive dell’ILVA erano in realtà vapore aqueo, che gli ambientalisti sono degli sciacalli, che i Tarantini si ammalano perché fumano troppo, che la durata della vita media degli stessi è aumentata da quando c’è l’ILVA (affermazioni queste ultime condivise dal sindaco di Manduria). In effetti, scomparsa ormai ogni distinzione tra gli schieramenti, dileguata ogni democratica dialettica tra maggioranza e opposizione, smascherato il finto “civismo“ di alcune liste, le assemblee (consigli comunali e provinciali), che dovrebbero essere rappresentative di idealità e convinzioni diverse, sembrano divenute poco più che camere di contrattazione (ci si augura non di interessi personali ). E chi invece idealità e convinzioni ancora possiede in proprio e non è disposto a farne merce di scambio, come appunto gli ambientalisti, viene attaccato e calunniato in tutti i modi possibili.
Noi Verdi , con il nostro Angelo Bonelli , consigliere comunale a Taranto, che dispone di 1050 voti, attendiamo la consegna delle liste elettorali, auspicando che includano anche candidati liberi, che abbiano dimostrato di sapersi battere per la tutela del territorio ionico e per la salute dei suoi cittadini.
Gregorio Mariggiò – Portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto