MANDURIA. Piano del Traffico, questo sconosciuto…

MANDURIA. Piano del Traffico, questo sconosciuto…

Nota stampa di “Manduria Migliore”

Sembra incredibile, ma a distanza di tanti mesi, con tutte le proteste che hanno visto protagonisti i commercianti, gli imprenditori ed i singoli cittadini stufi di essere trattati alla stregua dei topolini bianchi dei laboratori scientifici, siamo ancora qui a parlare di viabilità in crisi. O meglio della crisi pedonale, veicolare e turistica che l’Amministrazione Massafra (prima e seconda edizione), ben lungi dal risolvere, ha in effetti creato e peggiorato. Nonostante tutto ciò sembri inverosimile non possiamo esimerci dall’affrontare un argomento tanto importante e centrale nella vita economica e sociale del nostro paese.

Tornando con la memoria a qualche mese fa ricordiamo come l’Amministrazione in carica, per non sfigurare di fronte ai degni predecessori, abbia deciso di mettere mano alla viabilità, ovviamente seguendo gli stessi, assurdi, processi decisionali.

Una promessa fatta in campagna elettorale, una richiesta di questo o quel consigliere comunale, un’ardita invenzione di un assessore, ed ecco che strade a doppio senso diventano a senso unico (salvo poi accorgersi di aver deviato il traffico su una via che non consente il passaggio di mezzi pesanti e dover quindi, sommessamente, rimangiarsi la modifica), il senso del corso XX Settembre e via dei Mille viene invertito (salvo immaginare lo sconcerto di chi, arrivando da Taranto, trova il centro cittadino “blindato” ad ogni tentativo di accesso) e tante altre amenità…

Lo abbiamo detto e lo ripetiamo da anni: il Piano del Traffico è una cosa seria, deve essere affrontato scientificamente, affidato a professionisti del settore che, dopo approfondite analisi sui flussi veicolari, pedonali, turistici e pendolari redige un documento armonico e complessivo.

Finché questo non avverrà ci troveremo ancora e sempre a discutere di opinioni, ipotesi e discutibili prove sul campo. E noi cittadini ci sentiremo sempre più come i nostri piccoli bianchi colleghi di laboratorio che si affaticano in un complesso labirinto per un tozzo di formaggio.

viv@voce

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