TORRE OVO (Marina di Torricella). UNA VICENDA DELLA SERIE “DUE PESI E DUE MISURE”

TORRE OVO (Marina di Torricella). UNA VICENDA DELLA SERIE “DUE PESI E DUE  MISURE”

 Come vengono spesso trattati i figli di un Dio minore

Un debito residuo con il Comune di Torricella, risalente agli anni  2003 (euri 26,11) 2004 (104,34), gravati da ulteriori  euri 266,17 di interessi di mora, aggi, e spese esecutive per un importo totale di euri 396,62 dovuti per lo smaltimento dei rifiuti urbani, ha indotto la S.O.G.E.T. “Società di riscossione”, ad emettere nei confronti del debitore Signor Cannarile Angelo, un “PREAVVISO DI FERMO AMMINISTRATIVO DI BENI MOBILI REGISTRATI”, ossia: di un’ AUTOVETTURA LANCIA.

Non ci sarebbe niente di strano se non fosse che, in altre circostanze, vi sono stati degli illustri amministratori che nel corso della loro carica di Sindaco prima e Assessore poi, pur avendo avuto dei debiti liquidi ed esigibili (euri 3.514,64) per mancato parziale pagamento di tributi comunali con anno di riferimento addirittura del 2001 (quando ancora ricoprivano la carica di Sindaco e negli anni successivi) dopo essere stati “scoperti” dagli attuali consiglieri di opposizione, non solo negli anni pregressi non hanno avuto alcun “Fermo Amministrativo” ma  è stato consentito loro  di poter trattare “privatamente” la rateizzazione con la SOGET società convenzionata con il Comune di Torricella. Questi sono i ”prediletti”… i figli di un  “Dio maggiore”!

Po ci sono i trattamenti per “i figli del “Dio minore” come nel caso del signor Cannarile Angelo, vedovo, con un figlio invalido al 65% ed egli stesso  invalido, già sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per un carcinoma alla tiroide e che nella speranza di avere un trapianto di reni, da anni ormai per 3 giorni a settimana (4 ore a ciclo)è costretto a sottoporsi a a dialisi presso il Centro Dialisi SS. Medici di Torricella. Il signor Cannarile, delle cui precarie condizioni di salute ne sono a conoscenza anche gli amministratori locali, e del quale mi sono già interessato nello scorso mese di giugno, vive insieme all’unico figlio invalido, (anzi sopravvive), per 365 giorni l’anno alla periferia della località balneare di Torre Ovo, a circa 10 chilometri da Torricella, usufruendo di una pensione di invalidità di 600 euri ai quali vanno ad aggiungersi ulteriori 300 euri dalla reversibilità della defunta moglie.

Nel mese di giugno gli organi di stampa da me informati avevano dato ampio risalto alle sue condizioni di dializzato il quale, pur pagando le tasse sulla spazzatura, era costretto a a percorrere circa 800 metri per trovare un cassonetto dove poter depositare i rifiuti e, in una circostanza, di sera al buio dopo un trattamento di dialisi, a causa di una caduta dovette ricorrere al Pronto Soccorso di Manduria dove gli furono applicati 12 punti di sutura.

Con l’inizio della stagione estiva, il Comune aveva fatto posizionare un cassonetto a circa 50 metri dalla residenza del Cannarile (la cui abitazione confina con la residenza estiva del sindaco e dell’assessore alle finanze del Comune di Torricella) ma, finita l’estate…andato via il Sindaco..andato via l’Assessore … E’ ANDATO VIA ANCHE IL CASSONETTO,

Così … dal 1° settembre la situazione è ritornata al punto di partenza!

E come se non bastasse, con la notifica di “preavviso del fermo amministrativo” della sua auto…oltre al danno anche la beffa!

La notizia del “fermo amministrativo” ha ulteriormente aggravato lo stato di salute e condizioni  psicologiche del signor Cannarile, il quale con tanta dignità,  con le lacrime agli occhi, esasperato  e sfiduciato. E impossibilitato di pagare la somma richiesta (della sua pensione di invalido quasi tutta viene spesa per cure specialistiche e medicine) mi ha chiesto di far conoscere questa vicenda con la speranza almeno che gli amministratori del Comune di Torricella, gli consenta (così come è stato consentito al sindaco-assessore) di rateizzare con piccole rate le somme dovute.

“Solo chi si trova nelle mie stesse condizioni può capire come ci si sente dopo il trattamento di dialisi.. comunque… la fede  mi sorregge…mi faccio forza e nonostante le difficoltà quotidiane, cerco di andare avanti”.

Gli amministratori del Comune di Torricella per solidarietà.si sono attivati per dare asilo  ad alcune famiglie, di extracomunitari che da circa due medi si trovano (vitto alloggio e uant’altro gratuito)  a Monacizzo Frazione di Torricella, e allora mi chiedo e chiedo: vogliamo dare una mano ad un nostro concittadino  che deve combattere con la malattia oppure bisogna cambiare nazionalità per poi ritornare in Italia da extracomunitari per poter essere aiutati?

Mimmo Carrieri  

viv@voce

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