TORRICELLA. Il caso “D’Ippolito” e i 15 siriani ospiti nella frazione di Monacizzo

TORRICELLA. Il caso “D’Ippolito” e i 15 siriani ospiti nella frazione di Monacizzo

Una attenta riflessione su quello che succede …

E’ stato nella passata primavera, in base ad una convenzione stipulata tra un ente privato (titolato dal Ministero di pertinenza) e il Comune di Torricella che 15 profughi siriani sono stati alloggiati nella minutissima comunità monacizzese. Fin qui nulla di scandaloso. Solidarietà al massimo verso chi scappa da guerre tremende e da luoghi della terra dove la vita umana vale meno di un proiettile.

Il costo di questo progetto, triennale, è stato di oltre 800 mila euro. Dico bene: oltre ottocentomila euro, pari al vecchio miliardo e mezzo delle vecchie lire. Possiamo anche discutere di queste ingente somma, molto “generosa” tra l’altro, e detto progetto  non è costato nulla al Comune di Torricella ma dalle casse dello Stato sì. Ma andiamo al caso “D’Ippolito”. Che è meglio.

Questo signore vive al secondo piano in una palazzina dello IACP nel Comune di Torricella, è paralizzato e vive su di una sedia a rotelle. Ha ancora la “fortuna” di chi si interessa a lui. E meno male. I parenti hanno fatto richiesta al Comune di Torricella di attivarsi per far si che l’abitazione del signor D’Ippolito anzi che al secondo piano fosse spostata al piano terra. Da diversi mesi questa richiesta è ancora sul tavolo.

Nessuna risposta. Al piano terra, di detta palazzina, c’è un’abitazione “imboscata” o meglio risulta abitata ma non c’è nessuno! Anche su questo sono stati fatti i passi necessari! E nulla che si muove! Nulla! Ma sul progetto dei 15 siriani a Monacizzo, con un costo complessivo di oltre 800 mila euro, l’amministrazione Depascale è scesa in campo alla grande.

Eh già, qui bisogna dimostrare la sensibilità agli occhi degli altri. Giusto. Molto giusto. Ma prima di risolvere i problemi degli altri, sacrosanto questo, forse merita anche attenzione chi vive emarginato in casa propria?

Si attivi il sindaco Depascale e il suo assessore ai Servizi sociali a trovare sull’immediato la soluzione a questo caso. La figura che sta facendo Torricella non la merita. E non certo per colpa dei torricillesi …

Giovanni Caforio

viv@voce

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