La Puglia è al terzo posto in Italia per traffici illeciti di rifiuti
Circa 1700 discariche abusive
Oltre 40 inchieste aperte dalla magistratura negli ultimi 10 anni (il 20% circa delle inchieste nazionali), recente sequestro di un’area della daunia (a Ordona) con 500.000 tonnellate di rifiuti tossici, liquami tossici sversati su terreni agricoli nel brindisino.
Campagne del barese usate per combustione di pneumatici e amianto e come discariche di inerti provenienti dall’edilizia, lo scandalo dei rifiuti tombati sotto i vigneti di contrada Martucci a Conversano, liquami di fogna sversati a Torre Guaceto, circa 20 cave abbandonate sequestrate nell’alta murgia perché usate come discariche abusive, 7 cave abbandonate usate come discariche abusive sequestrate nella BAT, numerose altre nel leccese e nel brindisino.
Discariche abusive nel territorio di Taranto, accanto a discariche chiuse, mai bonificate e usate come discariche abusive in assenza di controlli, discariche abusive in aree protette come il parco naturale della Terra delle Gravine, il parco nazionale del Gargano, il parco nazionale dell’Alta Murgia.
La Regione si limita al monitoraggio del fenomeno, in assenza di serie attività di bonifica e di monitoraggio sanitario delle aree a rischio, in assenza di un piano di recupero delle cave che rendono la Puglia un gruviera i cui buchi si continuano a riempire di rifiuti. Sarà questo uno dei temi di confronto della imminente campagna elettorale per le regionali ?
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